Zip News 22.11.2005

La notizia su Il Corriere del Veneto

Centro Ingrosso Cina alla Zip

Polemiche sulla prossima apertura del colosso cinese, specie da parte dei grossisti nostrani. Il Consorzio però risulta ingessato nel governare il territorio della Zona Industriale di Padova, in quanto il suo Disciplinare prevede un controllo solo per 20 anni dalla data di assegnazione delle aree.

L’imminente sbarco di un nuovo mega Centro Ingrosso Cina (com’è scritto sullo striscione appeso lungo la facciato del futuro store all’ingrosso in Corso Stati Uniti) nel cuore della zona industriale di Padova non può essere in alcun modo fermato dal Consorzio Zip.
La conferma giunge direttamente dai vertici del Consorzio stesso, con il presidente in carica, Gianfranco Chiesa, pronto a fare chiarezza sulla questione: «Perché nessuno degli amministratori della Zona Industriale di Padova può impedire l’apertura di questo colosso cinese della vendita all’ingrosso? E’ semplice, e la risposta sta nel disciplinare stesso del Consorzio. La Zip è il soggetto che, nel comprensorio, realizza e gestisce le infrastrutture a servizio della zona industriale, ma ha limitate facoltà di governance sul territorio in generale, in quanto così circoscritte dalla legge o da patti contrattuali con le aziende. In particolare nel disciplinare, allegato a tutte le assegnazioni di aree ricadenti all’interno della zona industriale di Padova, è previsto che anche gli atti relativi alle aree assegnate siano sottoposti al suo controllo per un periodo di tempo limitato, ossia poco meno di vent’anni dalla data di assegnazione».
L’articolo 10 del Disciplinare,[> .pdf 97 kb] infatti, prevede che “per atti di disposizione sugli immobili per un periodo di 19 anni e 11 mesi dalla data del contratto di assegnazione, l’assegnatario non potrà cedere a terzi, in tutto o in parte, la proprietà dell’area e/o delle costruzioni, né costituire sopra detto immobile diritto reale di godimento, senza la preventiva autorizzazione del Consiglio direttivo del Consorzio”.

Ecco dunque chiarita la situazione relativa al futuro colosso di vendita orientale che rischia così di mettere ancor più in crisi il mondo del commercio padovano e di tutta la provincia.
L’assegnazione di un lotto di circa 168 mila metri quadrati alle ex Officine Meccaniche Stanga, in corso Stati Uniti, risale al 1966, perciò ad oggi non sussiste più l’obbligo di richiedere l’autorizzazione al Consorzio Zip per i passaggi di proprietà: «La Zip –interviene Gianfranco Chiesa- non ha quindi più la possibilità del controllo sui nuovi insediamenti».
Ma la realtà dei fatti è ben più ampia. Nessun controllo sulle scelte costruttive adottate e sulle attività esercitate sull’immobile spetta, ad oggi, al Consorzio, «anche se sono verifiche –sottolinea Chiesa- che l’ente con sede in galleria Spagna vorrebbe volentieri accollarsi, per un più efficace governo nel tempo del territorio».La notizia sulla prima pagina de Il Gazzettino

Un piccolo salto indietro nel tempo mette inoltre in chiaro la situazione sull’area dove sorgerà il Centro all’ingrosso cinese. Alla fine del 2003 i proprietari dell’area chiedevano alla precedente amministrazione Zip, l’autorizzazione ad aprire un nuovo accesso carraio su corso Stati Uniti e sulla stradina laterale, a seguito del progetto di realizzazione di 5 edifici prospicienti la medesima viabilità. La risposta di Zip è stata quella di condizionare l’apertura del passo carraio su corso Stati Uniti solamente per l’ingresso dei mezzi (realizzando la corsia di decelerazione all’interno della proprietà stessa per non occupare l’attuale corsia di sosta esistente), prevedendo così un passo carraio per l’uscita sulla stradina laterale di corso Stati Uniti, sulla quale il Consorzio ha concesso, nel 1968, una servitù di passaggio perpetua alle Oms, e la cui gestione deve essere oggetto di una convenzione tra le proprietà prospicienti la strada: «Questa soluzione –dice Chiesa- consentirebbe di limitare eventuali problemi di circolazione in un’importante arteria del comprensorio quale corso Stati Uniti. Al Consorzio Zip, inoltre, non è mai stato chiesto alcun parere relativamente alla eventuale adeguatezza dei sottoservizi esistenti, realizzati sulla base della originaria destinazione del lotto, alla nuova situazione immobiliare che verrà realizzata sull’area e che presenta, per quanto è dato capire, caratteristiche notevolmente diverse dall’attività originaria».

La notizia sull'intera terza pagina de Il Gazzettino


La notizia su Il Mattino di Padova