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Il Consorzio Zip

Arcobaleno sulla zona idustriale di PadovaDa cinquanta anni in Veneto un'azienda pubblica crea sviluppo, lavoro e crescita economica
Grafico che rappresenta la crescita del numero di aziende insediate in Zip: un centinaio nel 1964, oltre 600 nel 1984, 1400 nel 2004
I progetti per il futuro

Per sua stessa natura, l'azienda Zip è proiettata allo sviluppo futuro dell'economia padovana. Se così non fosse, grave sarebbe il torto che si consumerebbe nei confronti di quegli attori istituzionali degli anni Cinquanta come il sindaco Cesare Crescente, il presidente della Camera di commercio, Mario Volpato, il rettore dell'Università, Guido Ferro, gli onorevoli Gui e Bettiol che – con la loro lungimiranza – hanno orientato la crescita dell'intera provincia fino ai giorni nostri.

Il Consorzio, insomma, resta uno strumento di attuazione di politiche industriali (e quindi di sviluppo economico) che concretizza i suoi obiettivi anche attraverso la gestione integrata del territorio al servizio delle imprese, dei soci e dell'economia pubblica e privata. La sfida che ha colto è quella di rispondere a una richiesta di sviluppo sostenibile – in termini ambientali, economici e sociali – capace di soddisfare le esigenze delle imprese e dei lavoratori.

In base a una recente indagine sulle necessità insediative nella zona industriale di Padova e alle conferme annuali delle richieste di assegnazione (procedura prevista nel Sistema Qualità Iso 9001 Vision 2000 di Zip), risulta tuttora elevata la domanda di insediamenti nel comprensorio o, comunque, nelle sue immediate vicinanze. Forte anche la richiesta di una maggiore offerta di servizi strutturali e infrastrutturali.

Il Piano di Sviluppo di Zip diventa così un Piano di Sostenibilità in cui i vantaggi ambientali e sociali finiscono per superare quelli economici.

In sintesi Zip deve:

  • generare valore = sostenibilità economica
  • distribuirlo = sostenibilità sociale
  • fare ciò proteggendo ed "esaltando" l'ambiente = sostenibilità ambientale

Veduta aerea del percorso del Roncajette verso Legnaro con la Zip sullo sfondoA tale scopo, tra le principali azioni strategiche da avviare nel comune di Padova, Zip ha individuato la possibilità di un ulteriore ampliamento verso sud, nonchè la riqualificazione della vecchia zona nord. [>>> vedi anche: Progetti/Piano di Sviluppo (pdf 720 kb)]

In ambito provinciale, invece, lo sviluppo sarà collegato alla creazione del Parco dei 3 Comuni (Ponte S. Nicolò, Legnaro e Polverara); intervento che interesserà un'area di circa 6 milioni di mq, tra il Roncajette e la Piovese, destinata ad ospitare aree verdi attrezzate e insediamenti d'avanguardia operanti nel campo della ricerca e dell'innovazione. [>>> vedi anche: Progetti 2005/Harvard]

Complessivamente si tratta di scelte che potrebbero produrre circa 4 mila nuovi posti di lavoro e un volume d'affari annuo di oltre 1,3 miliardi di euro.

Rappresentazione tridimensiionale del progetto ZipponeTra le azioni strategiche di sostenibilità sociale individuate da Zip nel suo Piano di sviluppo va ricordata invece la creazione di nuovi servizi strutturali e infrastrutturali per la logistica e la viabilità, nonché per l'edilizia residenziale. L'intervento più significativo, in questo ambito, sarà però la creazione del nuovo Centro servizi di via Messico, ormai noto col nome di "Zippone". [>>> vedi anche: Progetti/Nuovo Centro Servizi (pdf 387kb)]

Il futuro di Zip resta comunque legato al polo della sostenibilità ambientale. Qui le azioni strategiche individuate dal Consorzio si articolano in vari progetti che coinvolgono partner diversi: dagli scout della Cngei alla Fondazione Cariparo; dalla Regione Veneto alle amministrazioni comunali di Padova, Ponte S. Nicolò, Polverara e Legnaro; dalla locale Università alla Harvard Design School. E' ancora su questi temi che il Consorzio Zip è coinvolto nel progetto Siam per lo sviluppo e la sperimentazione di un modello di area produttiva sostenibile, finanziato da Life Ambiente (Ue) e promosso da Enea. [>>> vedi anche: Progetti/Siam (pdf 539kb)]

Ma lo sviluppo del Consorzio passa anche attraverso la sua capacità di saper trasferire ad altri il notevole know–how ormai acquisito. E' in quest'ottica che Zip ha promosso ed è entrata in varie società di trasformazione urbana destinate alla creazione di nuove aree industriali in altri comuni del Veneto. Basti citare la nuova zona di 700 mila mq che sta sorgendo a Cittadella o l'operazione ancora più importante (oltre 1.400.000 mq) che sta interessando i comuni di Villa Marzana e Arquà Polesine nel Rodigino.[>>> vedi anche: società collegate/Zitac e I3]

Nel 2004, intato, si è anche verificata una ripresa dell'attività di implementazione della rete telematica del comprensorio grazie all'ingresso nel mercato padovano delle telecomunicazioni di un nuovo soggetto gestore molto attivo nelle aree metropolitane del resto del paese.
FastWeb ha infatti richiesto l'uso delle infrastrutture del Consorzio per raggiungere capillarmente tutti i potenziali clienti insediati grazie anche ad una politica commerciale molto "aggressiva". L'ufficio tecnico di Zip è stato pertanto impegnato a realizzare i lavori necessari affinché tutte le aziende possano cogliere l'offerta del nuovo gestore in accordo all'originaria politica del Consorzio di realizzare in proprio le infrastrutture e di concederle in affitto ed indiscriminatamente a tutti gli operatori interessati.

In campo internazionale, poi, Zip rappresenta un supporto concreto per l'espansione delle nostre imprese verso nuovi mercati. In quest'ottica vanno valutate le iniziative che il Consorzio ha intrapreso in collaborazione con enti e strutture affini, in diversi paesi quali Germania, Usa (Illinois), Slovenia, Repubblica Slovacca, Bulgaria, Romania e Ucraina. In particolare, è in corso la realizzazione di una nuova infrastruttura logistica a Timisoara, che prevede un investimento di circa 16 milioni di euro. La città rumena ospiterà un centro servizi (magazzinaggio, movimento merci, manutenzione) di forte valore strategico per le molte imprese italiane insediate nel paese.

Operaio che lavora davanti a tre monitorNel contempo, con Unindustria Padova, Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e altre importanti realtà imprenditoriali padovane, prosegue un'Ati (Associazione temporanea d’impresa) per la realizzazione del progetto Intest finalizzato ad assistere le imprese italiane che intendano riprodurre i propri insediamenti in Paesi extra europei, individuando come principale paese di interesse la Bulgaria.
Il Consorzio, in tali iniziative, mette a disposizione non solo la propria capacità di erogare servizi infrastrutturali alle imprese, ma soprattutto la consolidata esperienza nella creazione, infrastrutturazione e gestione di aree industriali.

Il Consorzio ha inoltre presentato alla Regione Veneto, insieme ad Enaip, un progetto per la formazione di project manager per aree industriali attrezzate, indirizzato a formare figure professionali provenienti dalla Palestina.
L'iniziativa mira a fornire know–how per la progettazione, realizzazione e gestione di aree industriali con l'obiettivo di promuovere anche in quel territorio la creazione di zone aventi caratteristiche all'avanguardia ed in grado di favorire lo sviluppo economico anche in un contesto che presenta al momento particolari problematiche.

E' evidente, insomma, che il Consorzio ha tutt'altro che finito la sua funzione. Non si può, infatti, pensare di rinunciare completamente al manifatturiero a causa della delocalizzazione e nemmeno è ipotizzabile che la zona industriale di Padova si trasformi in un immenso centro commerciale o terziario. Tuttora il comprensorio può contare sulla presenza di tantissime eccellenze, basti ricordare aziende come la Peroni, Sit la Precisa, Main Group, Miny Gears, Gbs (ex Sangati), la Safilo, Varisco Pompe e la Fischer che a Padova mantiene la sua area di ricerca e sviluppo. C'è poi il terziario avanzato, con le banche dati di Cerved e Infocamere e la sede di Engineering. Né vanno dimenticati il Centro Grossisti, con le sue 70 aziende e i suoi 500 dipendenti, e l'Interporto che potrebbe garantirsi altri vent'anni di sviluppo raccogliendo il traffico merci del famoso Corridoio 5 Barcellona-Kiev.

L'auspicio di Zip, in definitiva, è che di nuovo – come mezzo secolo fa – gli amministratori pubblici padovani sappiano stringere un patto trasversale di largo respiro che, puntando su pochi principali obiettivi, risulti capace di garantire un ulteriore, ampio orizzonte di crescita all'intero comprensorio.

 

Copertina libro 'Ritorno al Roncajette'La Comunicazione di ZipCopertina libro 'La chiesa di San Clemente a Granze di Camin'

Coerentemente con i suoi obiettivi istituzionali il Consorzio sviluppa la sua comunicazione su più filoni.
L'informazione continuamente aggiornata sulla realtà Zip e sulle attività in corso è contenuta in questo sito web e viene diffusa anche tramite newsletter.
Particolarmente significativa è poi l'attività di relazione con i media e la partecipazione all'organizzazione di convegni e seminari economici e sociali in Italia ed all'estero.
La valorizzazione dell'area passa però attraverso la conoscenza e la comprensione delle sue "ricchezze" e della sua evoluzione. Copertina libro 'la Zip nel 3° millennio'Il Consorzio Zip ha partecipato e partecipa a tal fine a varie iniziative editoriali volte a divulgare e conservare il patrimonio del Comprensorio.


Di notevole successo anche l'iniziativa che da alcuni anni il Consorzio Zip ha avviato in collaborazione con l'associazione Amici della Zona Industriale: in base a un accordo con il Corriere del Veneto, inserto regionale del Corriere della Sera, e in precedenza con il quotidiano Il Padova, ogni 15 giorni cura una pagina che dedica alle eccellenze imprenditoriali padovane.

 

       

Nel corso degli anni il Consorzio Zip ha investito alcune risorse anche per la produzione di video e slide show che sono stati utilizzati per promuovere la sua attività e i suoi progetti nel corso di incontri, convegni, mostre e fiere internazionali. A sinistra: il filmato "Zip Dance: la zona industriale di Padova al servizio dell'economia del Nordest" prodotto nel 2002 e il filmato "Viridis: scenari futuri per il Parco Roncajette e la Zona Industriale di Padova", prodotto nel 2006.

 

 

 

 

 

 

 

 

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