«Tra i vari tipi di materiali ho sempre avuto una predilezione per i metalli. Sia quelli preziosi che quelli “poveri”. Mi piace restare ad osservare le loro differenti sfumature e lucentezze fino a scorgere addirittura in essi qualcosa di vivo.
Quando prendo tra le mie mani un pezzo di metallo, infatti, non sempre mi è subito chiaro come forgiarlo. Allora inizio a girarlo e rigirarlo osservandolo sotto tutte le possibili angolature. Ad un certo punto - come frutto di un dialogo fra noi - la sua forma definitiva mi appare e non mi resta che tentare di realizzarla.
Forti emozioni mi vengono anche suggerite dall’accostamento tra metalli diversi o tra questi e materiali del tutto dissimili, come plastica, vetro, legno, gomma, ceramica e... perfino crine di cavallo.
Va spesso a finire che ne ricavo creazioni asimmetriche. Uno squilibrio in cui spesso mi sembra di riconoscere anche il mio modo di essere...»
Annette Nielsen è nata a Copenaghen, ma da oltre vent’anni si è trasferita in Italia.
Dapprima a Roma, dove è stata allieva del maestro ceramista Giacobetti, e quindi in provincia di Venezia, dove per diversi anni ha potuto sviluppare la ricerca delle forme geometriche lavorando la creta nel suo studio sulla laguna.
Per un breve periodo è poi tornata in Danimarca per frequentare, nel sud dello Jutland, un corso di pittura presso l’Istituto Dannebod.
Di nuovo a Padova, ha frequentato il corso di arte dei metalli ed oreficeria tenuto da Francesco Pavan presso l’Istituto Selvatico, continuando poi il suo studio anche sotto la guida di Graziano Visentin e Renzo Pasquali.
Le sue opere vengono esposte e vendute sia in Danimarca che in Italia.