Eccellenze in Zip: CUTECH biotechnology srl
PELLE UMANA, MA ARTIFICIALE
Viene creata, insieme ai follicoli piliferi, allo scopo di testare farmaci o cosmetici. Si evita così l’utilizzo di animali da laboratorio.
Fondata nel 2000, dopo un breve transito per il parco tecnologico Vega di Marghera si è presto trasferita a Padova e quattro anni fa ha preso finalmente sede nel centro servizi di via Uruguay, a ridosso della tangenziale e di corso Stati Uniti.
“Sono locali che abbiamo preso in affitto dal Consorzio Zip - ci spiega il presidente, nonchè chief executive officer di Cutech, Paolo Pertile - ma, quanto a spazio, cominciano già ad essere insufficienti”. Ci lavorano una decina di ricercatori (metà donne) provenienti dalle più disparate discipline scientifiche e dalle più diverse esperienze lavorative, sia in Italia che all’estero. E’ questo il caso anche di Pertile che dopo aver studiato a Padova, per poter lavorare è “emigrato” ad Harvard e poi a Philadelphia.
Si occupano di una nicchia molto particolare: la creazione di modelli artificiali di pelle o di follicolo pilifero umani non a scopo clinico, ma per testare farmaci o cosmetici. Da qui la necessità, appunto, di competenze biotecnologiche molto diverse e di una estrema flessibilità intellettuale. Un’attività che ha anche un risvolto etico, visto che permette di evitare l’uso di animali da laboratorio, “la cui pelle, comunque, non sempre evidenzia reazioni analoghe a quella umana”, precisa Pertile. Una seconda linea di ricerca di Cutech risulta logica conseguenza della prima: sviluppo di principi attivi destinati a curare patologie dermatologiche, nonché disturbi della crescita e della pigmentazione del capello/pelo. Ovviamente per tali scopi si sono dovuti dotare i laboratori di strumentazioni all’avanguardia, capaci di permettere approfonditi studi a livello molecolare, subcellulare, cellulare e tissutale. Ma non si è neppure trascurato lo sviluppo di alleanze strategiche specifiche con tutto un network di altre aziende e istituti universitari. “In realtà la nostra è ricerca pura, cosa molto rara nel privato. Siamo una delle pochissime aziende di biotecnologie che riesce a finanziare i propri studi con progetti che risultano di grande interesse per aziende leader del mercato, vuoi tedesche, americane o giapponesi. La regola è che ci finanziano tramite accordi di divisione fifty-fifty della proprietà intellettuale”.
Paolo Pertile (a destra), presidente e Ceo di Cutech, con il socio Michele Massironi all’interno di un loro laboratorio di ricerca.