Eccellenze Zip: Il Glicine
SVILUPPO E INTEGRAZIONE SOCIALE
La cooperativa è stata fondata al fine di realizzare nuovi progetti educativi-assistenziali per la disabilità.
Tutto cominciò negli anni Novanta con i volontari di un’associazione di Saonara che si proposero di dare un piccolo sollievo ad alcune famiglie di disabili in età post-scolare. A loro spese iniziarono ad andarli direttamente a prendere nelle loro case per coinvolgerli in varie attività mirate a rafforzarne le autonomie personali. «Gente che spesso, per la mentalità di allora, finiva altrimenti per restare segregata all’interno delle quattro mura domestiche, come una macchia da nascondere» commenta Nadia Donà, il cui fratello Pierluigi – direttore generale dell’istituto padovano Luigi Configliachi per i minorati della vista – fu tra i fondatori dell’iniziativa. 
Nel 1999, visto lo sviluppo preso, l’associazione finì col strutturarsi in società cooperativa sociale Il Glicine entrando in convenzione con l’Ulss 16 di Padova. Pierluigi Donà ne è il presidente e Nadia un po’ il factotum, anche se ufficialmente addetta alla sola amministrazione. A questo punto è d’obbligo un chiarimento: perché una cooperativa sociale tra le eccellenze di un’area industriale? A spiegarcelo è la stessa presidente dell’Associazione Amici della Zip, Cristina de’ Stefani, che nel 2008 – su proposta del sindaco di Saonara, Andrea Buso – ha consegnato a Il Glicine il Premio per l’impegno sociale/ambientale [vedi Premio 2008]: «Un’area 
produttiva come quella della Zip, che per nostro regolamento abbiamo esteso anche a quelle confinanti, si è fatta molti “amici” per la sua storia, per la sua intraprendenza economica, per i suoi servizi, ma non va dimenticato che lo sviluppo di un territorio passa anche attraverso l’integrazione sociale e la compatibilità ambientale. Per questo Il Glicine, per questo il nuovo Centro d’Infanzia che il Consorzio Zip sta finendo di costruire in via Perù o il Parco delle energie rinnovabili Fenice di Terranegra». Oltre ai proventi che le derivano dalla convenzione con l’Ulss, dalle donazioni di privati (anche di alimenti o vestiario) e dal 5 per mille, la cooperativa conta molto pure sui semplici lavoretti (insacchettare, etichettare, assemblare, inscatolare, ecc.) che «grazie al cielo» a volte le vengono commissionati dalle stesse aziende della zona. 
E rieccoci all’integrazione sociale, visto poi che anche al catering provvede la mensa artigianale di via Irpinia. Presto sarà avviato anche l’esperimento di un gruppo-appartamento. A tale scopo è già finita la ristrutturazione di una piccola abitazione di Saonara «comoda, centrale, al piano terra». Sarà destinata ad accogliere due o tre disabili capaci di organizzarsi autonomamente con una presenza solo saltuaria degli assistenti. «Vorremmo inaugurarla questa estate». (as)
CENTRO DIURNO E COMUNITÀ ALLOGGIO L’attività de Il Glicine si articola attualmente in due distinti luoghi: il Centro diurno di via Morosini 10 e la Comunità alloggio di via Ugo Foscolo 23a, entrambi sostenuti dal lavoro dei 16 dipendenti della cooperativa e di alcuni volontari. I 16 utenti del Centro diurno vengono prelevati ogni mattina con pulmini per essere coinvolti in laboratori di artigianato artistico. Nella comunità alloggio vivono invece 11 disabili con la possibilità di un dodicesimo ospite temporaneo. Ampi e ben attrezzati tutti gli spazi comuni interni ed esterni, spesso animati con feste che coinvolgono l’intera comunità di Saonara. Previste anche altre attività ricreative come i sabati in palestra a Padova o gite e viaggi. ■
Foto in alto a sn: grande festa nell’accogliente ampio e ben attrezzato edificio della comunità alloggio, costruito ex novo a Saonara con i contributi della Regione, della Fondazione Cariparo e di quella di CariVerona.
Foto in alto a dx: La presidente Amici della Zip, Cristina de’ Stefani, alla consegna del Premio 2008 per l’impegno sociale/ambientale a una rappresentanza de il Glicine, insieme all’assessore di Saonara all’ambiente e all’artigianato, Riccardo Meneghel (a dx).
Foto sopra: laboratori di cera e ceramica nel Centro diurno.
Foto a sn: la copertina del libro edito da Il Glicine e scritto da Eleonora Buratti. Ambientato a Saonara, narra la storia di una giovane stagista padovana che incontra i disabili psichici e quella della cooperativa sociale. Il ricavato della vendita (€ 15) è destinato alla realizzazione di alcune serre nella comunità alloggio [www.coopglicine.it/Eventi.html].
