APPROVATO DAL CDA DI ZIP IL PROGETTO DEFINITIVO DELL'ASILO E SCUOLA MATERNA PER I LAVORATORI DELLA ZONA INDUSTRIALE DI PADOVA
30.05.08
E' stato presentato oggi agli organi di informazione, presso la Sala Bresciani Alvarez di Palazzo Moroni, il progetto di asilo nido e scuola materna interaziendale che il Consorzio Zip ha deciso di costruire in via Perù, con posizione strategica rispetto ai flussi veicolari legati alle attività produttive dell’area. L’avveniristica struttura dello studio FONTANAtelier di Schio si basa sul concetto di un sistema cellulare in continua modificazione, come il processo evolutivo del bambino ed è dimensionata in 4 sezioni su mille mq di superficie coperta e 6 mila circa di giardino. Potrà ospitare una settantina di bambini dai 0 ai 6 anni con orari flessibili correlati agli impegni di lavoro dei genitori. La sua fruibilità è prevista a partire dall’anno scolastico 2009-2010. Sono intervenuti all'incontro con i media, oltre al presidente Zip Angelo Boschetti e all'arch. Luisa Fontana, l'assessore comunale ai servizi scolastici ed edilizia scolastica Claudio Piron, nonchè Luca Omodei, presidente del Consorzio Impresa Sociale, organizzazione che è già stata incaricata della gestione futura del complesso. L'investimento da parte del Consorzio si aggirerà complessivamente sui 2 milioni di euro. [>>> fotoreportage della conferenza stampa]
STORIA DELL'INIZIATIVA
Il Consorzio Zip - attraverso le periodiche indagini territoriali svolte per conoscere le esigenze delle aziende e dei lavoratori che operano nella zona industriale di Padova (procedura di "customer satisfaction" prevista anche dalla sua certificazione di qualità Uni En Iso 9001/2000) - aveva ripetutamente rilevato la richiesta di un servizio di asilo nido e scuola materna interaziendale.
A conferma della sua attenzione verso ogni domanda di sviluppo sostenibile in termini ambientali, economici e sociali, ancora nel giugno dell'anno scorso aveva deciso la pubblicazione di un avviso di gara per la progettazione di un edificio adatto ad ospitare circa 70 bambini con fascia giornaliera di apertura compresa tra le 7:30 e le 19:00. In accordo con gli amministratori pubblici, ha anche deciso che l'opera venisse realizzata in via Perù (laterale di via Vigonovese tra Padova e Camin, in posizione strategica rispetto l'entrata in Zona sud per chi proviene dalla città). I professionisti interessati dovevano far pervenire la loro domanda entro e non oltre il 15 luglio 2007.
Nello scorso dicembre il Consiglio di amministrazione del Consorzio deliberava di conferire l'incarico all'arch. Luisa Fontana dello studio FONTANAtelier, avente sede a Schio.
L'anno terminava così per il Consorzio nella promozione di tre importanti infrastrutture di sviluppo strategico: l'asilo nido e scuola materna, appunto, il Parco delle energie rinnovabili Fenice e l'ormai famosa Torre della Ricerca destinata a ospitare una grande massa di lavoratori altamente qualificati e "affamati" di adeguati servizi (tra cui il centro d'infanzia).
Parallelamente si è proceduto ad una selezione, tramite apposita griglia di valutazione, per l’individuazione dell’ente gestore, che assicurasse le stesse caratteristiche di eccellenza del progetto architettonico. Nella seduta di Consiglio del 7 marzo 2008 è stato deliberato di dare in locazione la struttura che verrà realizzata a Consorzio Impresa Sociale, che gestisce oltre 50 realtà analoghe. Va qui sottolineata la contemporaneità - “straordinaria” per un ente pubblico - tra sviluppo del progetto e individuazione del soggetto gestore. Insomma il Consorzio si è giustamente preoccupato non solo dell'investimento infrastrutturale determinato da una richiesta di servizio, ma anche di come sarà fatto funzionare il Centro, non appena sarà fruibile.
Nella seduta di venerdì 16 maggio, infine, il Cda Zip ha approvato il progetto definitivo presentato da Fontana Atelier, dando il via alla preparazione da parte dello stesso studio del relativo progetto esecutivo.
L'attuale previsione è di far partire la costruzione entro fine anno per terminarla nel 2009.
RICHIESTE TECNICHE DI ZIP PER LA STRUTTURA
- Deve presentare alti standard qualitativi al fine di creare un centro d’Infanzia di eccellenza, sia sotto il profilo del comfort che del risparmio energetico.
- Deve risultare di rilevante valore architettonico e innovativa per l’organizzazione spaziale e funzionale.
- Deve altresì presentarsi a basso consumo energetico, ad emissioni ridotte, utilizzando energia da fonti rinnovabili e materiali da costruzione ecologicamente certificati. Inoltre deve ottenere tutte le certificazioni, di tipo volontario, disponibili sul mercato a conferma degli standard perseguiti sia per quanto riguarda gli aspetti energetici che ecologici, in particolare: la certificazione energetica in classe A con un ente certificatore qualificato da individuare tra quelli presenti nel mercato; e la certificazione ecologica con le modalità offerte dal mercato che garantisca la qualità e la salubrità dei materiali e delle tecnologie costruttive utilizzate.
- Dovrà ospitare almeno 70 bambini tra i 0 e i 6 anni.
- Le funzioni all’interno dell’edificio dovranno essere organizzate sulla base dei più moderni metodi didattici.
IL CONCEPT DEI PROGETTISTI: IL SISTEMA CELLULARE
La concezione dello spazio è strettamente connessa alla funzione che vi si svolge: accogliere bambini da 0 a 6 anni. Un periodo di tempo di forte evoluzione nel quale il quadro dei bisogni e delle esigenze cambia in modo veloce e sostanziale. Dallo stato di totale dipendenza del lattante si passa alla completa autonomia del bambino di età prescolare, attraverso le diverse tappe della crescita. Tali tappe sono connesse al progetto pedagogico che viene organizzato per sezioni di età. Il processo di crescita che è alla base dei cicli pedagogici condiziona fortemente l’ambiente e la sua architettura. Il concept che meglio rappresenta la dinamica del processo evolutivo del bambino è il sistema cellulare, in continua modificazione. Si configura in questo modo una spazialità costituita da cellule vere e proprie e da un sistema interstiziale di spazi di connettivo che mettendo in relazione le cellule ne garantiscono la funzionalità. Il risultato è uno spazio non tanto legato da mere logiche geometriche, ma da sistemi di relazioni.
Le singole cellule sono disposte radialmente rispetto al centro del sistema, rappresentato dal giardino d’inverno; la circolazione è garantita dal connettivo ad anello che distribuisce anche i servizi generali disposti a nord.
Le cellule sono disposte a sud in modo da ottimizzare l’apporto solare e il comfort dello spazio interno. Le cellule che contengono le sezioni divezzi, primavera e materna sono caratterizzate da una serra solare alberata.
La cellula che contiene i lattanti è dotata di un lucernario solare, considerato che il rapporto con l’esterno è ancora indiretto.
Ciascuna sezione comprende al suo interno i servizi igienici e, in adiacenza all’aula, il dormitorio che verrà comunque attrezzato in modo da poter essere usato anche per le attività libere e di intersezione.
La sala di psicomotricità rappresenta un momento importante nella formazione del bambino e un traguardo evolutivo significativo. Per tale ragione è stata riservata particolare cura nella progettazione a partire dalla posizione. Essa si trova in prossimità delle sezioni primavera e materna e vi si accede direttamente dal connettivo. La collocazione a cavallo del giardino d’inverno consente di proseguire l’attività psicomotoria all’esterno.
In prossimità della sala di psicomotricità, il connettivo si dilata a configurare un ampio spazio polifunzionale, da adibire a mensa ovvero a laboratori didattici. L’uso a mensa è reso funzionale dalla vicinanza della cucina e dell’ingresso di servizio.
I servizi generali sono disposti a nord e usufruiscono dei vantaggi climatici dati dal giardino d’inverno centrale. Essi comprendono oltre alla sala insegnanti, una piccola sala riunioni per i genitori e l’ambulatorio medico. Sono previsti inoltre i servizi e spogliatoi per gli insegnanti, servizi e spogliatoi per gli addetti alla cucina e alle pulizie e piccolo locale di sanificazione. All’ingresso è previsto un percorso coperto con la possibilità di parcheggio dei passeggini.
ORGANIZZAZIONE DEI CICLI PEDAGOGICI
Gli spazi del centro d’infanzia si configurano sulla base dell’organizzazione pedagogica. In particolare sono previste 4 sezioni didattiche nelle quali Nido e Materna risultano fortemente integrati. La struttura è dimensionata in modo tale che sia possibile per il lattante completare il ciclo formativo prescolare all’interno della struttura. Il ciclo pedagogico prevede una forte integrazione delle sezioni anche attraverso la condivisione di alcune attività. In relazione alle varie tappe evolutive del bambino sono previsti spazi diversi per i lattanti e per i divezzi del secondo anno; i divezzi del terzo anno condivideranno gli spazi di sezione con i piccoli della Materna; mentre i medi e i grandi della Materna avranno una sezione a sé stante. I servizi generali dell’asilo-nido e della materna sono comuni. Sono inoltre previsti spazi idonei per le attività all'aperto, opportunamente attrezzati e parzialmente al riparo dal sole e dalla pioggia, con facile accesso ai servizi.
I vari ambienti destinati al soggiorno comunicano tra loro attraverso spazi atti allo svolgimento delle attività integrate, anche al fine di favorire l’inserimento graduale del bambino nella vita comunitaria. Il progetto assicura la massima flessibilità degli spazi, evitando soluzioni distributive rigide, anche per tener conto delle possibili variazioni delle presenze e del rapporto tra lattanti e divezzi. Nella composizione degli spazi il progetto tiene presente che l’attività pedagogica sarà organizzata preferibilmente sulla base di piccoli gruppi, favorendo i contatti e gli scambi di esperienze dei bambini tra loro e con tutto il personale dell’asilo.
CARATTERISTICHE DELL’INTERVENTO
L’intervento è dimensionato su standard superiori ai minimi imposti dalla normativa per quanto riguarda il dimensionamento degli spazi, il risparmio energetico, il comfort interno, l’utilizzo di materiali eco-compatibili e l’uso di energia da fonti rinnovabili, in base ai principi costruttivi della bio-architettura. Il target di dimensionamento è stato tarato sulla base di una analisi domanda-offerta, considerate le 1.400 aziende con circa 27.000 addetti che operano nella Zip e in base agli studi di fattibilità economico-finanziaria sviluppati.
La sua posizione è strategica rispetto ai flussi veicolari legati alle attività produttive dell’area industriale ed è vicina ai luoghi di lavoro dei genitori. Strettamente correlata all’intervento è l’organizzazione dell’area a parcheggio che sarà in grado di accogliere circa 70 posti auto di cui 15 di pertinenza della scuola. E’ inoltre prevista una pista ciclopedonale con sezione minima di 2,5 m che da via Perù si biforcherà conducendo da un lato al centro d’infanzia proseguendo verso il Parco Roncajette e dall’altra all’area industriale.
Dal punto di vista energetico la struttura prevede lo sfruttamento delle correnti d’aria (ventilazione naturale), strategie di controllo bioclimatico (schermature, vetri basso emissivi, ecc.), con l'utilizzo di “logge solari”. Alto sarà anche il livello d’isolamento delle chiusure opache e trasparenti (riduzione delle dispersioni). Previsti, infine, anche un tetto verde (effetto termicamente equilibrante, miglioramento del microclima intorno all’edificio) e l’utilizzo di sistemi di recupero del calore e di impianti geotermici con pompe di calore.