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ZIP NEWS periodico d'informazione del Consorzio Zip - reg. n. 2177/03.06.07 Tribunale di Padova - dir. resp. Alberto Salvagno

Zip News 2011

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FESTEGGIATO IL FINE LAVORI EDILI DELLA TORRE DELLA SPERANZA

La Torre della Speranza17.12.11 Nutrita presenza di autorità ai festeggiamenti di ieri pomeriggio per la fine dei lavori edili della Torre della Speranza. La costruzione che ospiterà il più grande centro europeo dedicato allo studio delle neoplasie infantili è sorta in via della Ricerca Scientifica, su un'area di 10 mila mq donata dal Consorzio Zip. Dodici piani (di cui due interrati) per 52 metri di altezza, che hanno finora richiesto tre anni di cantiere [vedi news 16.12.2008]. Il progetto, offerto dall'archistar Paolo Portoghesi, ha previsto che ogni piano risultasse ruotato di 1,5 gradi per coniugare l'immagine delle ali di un angelo con quella dell'elica del dna. L'opera ha richiesto il lavoro di centodieci operai, la maggior parte dei quali stranieri, dipendenti di una settantina di aziende. 14 mila i metri quadrati di superficie netta che ospiteranno laboratori per 450 ricercatori, una biblioteca, varie sale riunioni, aule, una caffetteria e garage. In un edificio satellite di 1.500 mq distribuiti su due piani verranno invece ospitati gli uffici amministrativi. Tra i presenti accolti dal presidente della Fondazione Città della Speranza Andrea Camporese, dall'ex presidente Franco Masello e dal gran cerimoniere Stefano Bellon: il governatore del Veneto Luca Zaia, il sindaco di Padova Flavio Zanonato, il rettore dell'Università Giuseppe Zaccaria, il dg dell'Usl 16 Adriano Cestrone e l'onorevole Iles Braghetto; oltre ad assessori, dirigenti, medici, scienziati, operai, volontari, tecnici e imprenditori. In rappresentanza del Consorzio Zip sono intervenuti il presidente Angelo Boschetti con il direttore Pietro Francescon. Lunga anche la lista dei benefattori ai quali sono stati consegnati i mattoncini della speranza, simbolo della Fondazione. [>>> click sulla foto per ingrandirla]

PIANO COMUNALE DI RIQUALIFICAZIONE E RICONVERSIONE DELLA ZIP NORD

Presentazione a Palazzo Moroni03.12.11 Illustrato ieri alle categorie economiche, ordini professionali, associazioni di categoria e sindacati il progetto di riqualificazione della Zip Nord. Promotore dell'iniziativa il vicesindaco Ivo Rossi, delegato a urbanistica, mobilità e città metropolitana. Tra i presenti in sala Paladin di Palazzo Moroni, il sindaco Flavio Zanonato, il presidente del Consorzio Zip Angelo Boschetti, il presidente dell'ordine degli architetti Giuseppe Cappochin, il presidente Ance Tiziano Nicolini con il suo vice Filippo Mazzei e Pierluigi Capuzzo direttore del Collegio geometri. Lo studio - illustrato da Franco Fabris, responsabile comunale del settore, e Gianfranco Zulian, ex caposettore e coordinatore del progetto, mette a fuoco l'area di un milione e mezzo di metri quadrati, posta a nord del Piovego, su cui la zona industriale di Padova ha iniziato a svilupparsi già nei primi anni 60. Comprende circa 150 lotti di 450 proprietari diversi, sui quali l'amministrazione comunale ha posto un vincolo provvisorio che impedisce di fatto la riconversione degli immobili ad usi non produttivi. Chiare le motivazioni espresse da Zanonato: «Bisogna programmare e governare il territorio. Il suo sviluppo non può dipendere solo dalle risorse economiche, i processi vanno governati e non subiti se non si vuole vivere in una città devastata e paralizzata dalla mancanza di strade, parcheggi e di verde». Chiari anche gli interessi dei costruttori perchè la situazione non rimanga a lungo ingessata e si abbiano tempi certi per conoscere i parametri urbanistici. Insomma per trasformare la Zip Nord in un moderno quartiere produttivo si dovrà conciliare l'esigenza di salvaguardare la produzione magari affiancandola con nuove funzioni e spazi per la città pubblica; si dovrà concedere all'area un ruolo più "terziario" permettendo l'insedimento di attività di servizi, commerciali e di rappresentanza; si dovrà favorire investimenti privati sulla base di nuovi indici di edificabilità, di destinazioni d’uso e di accorpamento di lotti. Il piano di intervento prevede tra l'altro che viale dell’Industria diventi il boulevard centrale dell'area e che dall’Arco di Giano possa partire un nuovo asse di penetrazione. Ipotizzato anche un ponte sul Piovego per il collegamento della Zip Nord con quella Sud (9 milioni di mq) alternativo a quello offerto dalla tangenziale. «Un progetto ambizioso, complicato -- ha precisato Ivo Rossi -- ma molto affascinante. Stiamo lavorando per costruire la Padova del futuro». Il prossimo appuntamento per discutere la questione è fissato per il 13 dicembre in Camera di commercio.

ZIP AL PRIMO INCONTRO NAZIONALE DEI GESTORI DI AREE PRODUTTIVE ECOLOGICAMENTE ATTREZZATE

logo Eta Beta 01.12.11 Si è svolto ieri a Milano, al 26° piano del Pirellone, l'incontro organizzato nell'ambito del Progetto Life Eta Beta, riservato a dirigenti e tecnici che operano in società private, enti pubblici e consorzi impegnati nella gestione centralizzata di infrastrutture ambientali al servizio di aree produttive. Tra gli invitati anche due esperti del Consorzio Zip. Durante la giornata si sono alternati gruppi di lavoro con focus di approfondimento tecnico su energia, acqua, gestione dei rifiuti, qualità dell'aria, responsabilità sociale e certificazioni ambientali. Il progetto Eta Beta intende rafforzare e promuovere lo sviluppo delle Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate (Apea) quali strumenti di policy e di governance territoriale per implementare il Piano di azione per le tecnologie ambientali dell’Unione europea. Nato da un’idea della Rete Cartesio è cofinanziato da Regione Liguria e Regione Lombardia, Eta Beta vanta come partner: Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo, Ambiente Italia, Conser, Iat, Liguria Ricerche, Regione Autonoma della Sardegna e Regione Emilia Romagna. Il Programma Life è lo strumento finanziario dell’Unione europea per l’ambiente. Suo obiettivo generale è quello di contribuire allo sviluppo di tecniche e metodi innovativi tramite il cofinanziamento di progetti sperimentali. Nell'ambito di Life, il Consorzio Zip è già stato coinvolto nel Progetto Siam teso all'integrazione dei principi della sostenibilità – dal punto di vista economico, sociale e ambientale – nell’insediamento, gestione e riqualificazione delle aree produttive.

PRIMO PREMIO EINE PER LA FIDUCIA NELLA CRESCITA

Il pubblico presente all'eventoL'intervento del presidente Eine Roberto Ongaro29.11.11 Eine - l'associazione degli enti d'ndustrializzazione del Nordest che rappresenta da oltre 10 anni l’eccellenza delle grandi aree produttive e logistiche del Veneto e del Friuli Vg - ha premiato ieri a Venezia, quattro aziende "per la fiducia che pongono nella loro capacità di crescita e nel territorio in cui si sono insediate". Si tratta di Officine Brennero (Verona, vendita ed assistenza ai veicoli commerciali), Modulblok (Castellerio di Pagnacco, Ud, sistemi di stoccaggio), Armare (Porto Nogaro, Ud, produzione di cime speciali per la nautica) e di Esperia Group (Padova, trasporto internazionale multimodale). «Sono un esempio - ha detto il presidente Eine, Roberto Ongaro - di quella volontà e concretezza che aiuta a superare le incertezze del presente e a contare sulle grandi energie che questi territori sono sempre stati in grado di esprimere». Nel corso della manifestazione, che si è svolta presso il Palazzo Grandi Stazioni della Regione Veneto, hanno preso la parola anche il presidente del Consiglio della Regione Veneto Clodovaldo Ruffato, gli assessori della Regione Veneto ai trasporti Renato Chisso e alle Attività produttive Isi Coppola, l’assessore della Regione Friuli Vg ai trasporti Riccardo Riccardi e il presidente di Confindustria Udine Adriano Luci. Tra i presenti, oltre ai dirigenti dei consorzi e degli enti associati a Eine, vari amministratori locali, rappresentanti delle associazioni di categoria economiche, consiglieri regionali e imprenditori. Oltre ai distretti, il mix di competenze e di attività rappresentato in Eine copre 50 milioni di metri quadri urbanizzati, attrezzati e occupati da cinquemila imprese. L'associazione, in sintesi, rappresenta il più grande stakeholder presente nel Paese. [>>> click su immagini per ingrandirle] [>>> ulteriori notizie]

SUL PODIO DEGLI AMICI DELLA ZIP ALTRE 21 AZIENDE “ECCELLENTI”

foto di gruppo degli ad delle aziende segnalatefoto di gruppo degli ad delle aziende premiate28.11.11 Dopo sette edizioni ospitate dal Parco Scientifico e Tecnologico “Galileo”, la cerimonia del Premio Amici della Zip si è svolta quest'anno nella prestigiosa sala convegni di Schüco International Italia, azienda già insignita nel 2010 per l'innovazione. Una "discesa in campo" motivata da problemi logistici, dato il notevole sviluppo della manifestazione, ma anche dalla volontà di evidenziare concretamente lo stretto legame che unisce gli Amici della Zip alle imprese del territorio. Nel suo discorso di benvenuto, la presidente dell'associazione Cristina de' Stefani ha sottolineato anche un'altra importante novità del Premio 2011: « La nostra iniziativa si è definitivamente aperta quest'anno a tutta la provincia, rispondendo alle richieste del mondo imprenditoriale, della Camera di commercio, dei sindaci e delle associazioni di categoria. Siamo stati felicemente sorpresi della positiva risposta che abbiamo prontamente ricevuto nonostante il drammatico momento di crisi che stiamo attraversando. Un'ulteriore conferma che esiste una imprenditoria che innova, che esporta, che assume, che crede nel futuro, che non si arrende». Prova ne sono le 14 aziende segnalate e le 7 premiate di quest'anno, tutte selezionate sulla base di quattro categorie: innovazione, imprenditoria giovanile, imprenditoria femminile e impegno sociale o ambientale. Si va dal piccolo artigiano di nicchia a industrie con 300 addetti che continuano ad esportare in tutto il mondo denunciando importanti tassi di crescita. Aziende che operano vicino a noi, diffuse in tutta la provincia, ma spesso sconosciute ai più. In alcuni casi guidate da donne e da giovani che dimostrano di saper affrontare i mercati con fresca agilità. Che puntano sulla ricerca, che collaborano con l'Università, che ospitano stage, dottorati e che investono sulla propria formazione e su quella dei loro dipendenti. «Quel che è certo – ha detto il presidente del Consorzio zona industriale di Padova, Angelo Boschetti, durante il suo intervento – è che l’Italia deve preservare la sua riconosciuta capacità di fabbricare. Non si può puntare solo sul terziario se poi non ci restano più industrie alle quali fornire i servizi. Così non si perdono solo i macchinari, ma prima di tutto le competenze che sono ben più difficili da ricostituire». Tra i presenti all’evento: il pro-rettore dell'innovazione per l’Università, Giuseppe Stellin, che è stato anche uno dei componenti della Giuria del Premio; i sindaci di Noventa Padovana, Luigi Bisato, e di Battaglia Terme, Daniele Donà; il direttore di Confindustria Padova, Stefano Pozzi e il presidente di Fondazione Fenice onlus, Maurizio Mazzari. [>>> fotoreportage cerimonia] [>>> elenco delle aziende premiate e segnalate con motivazioni e video di presentazione]

UNA VETRINA "GREEN" AL PARCO DELLE ENERGIE RINNOVABILI FENICE

Vetrine dell'esposizione Energy Files13.10.11 Si chiama Energy Files la mostra inaugurata ieri al Parco delle Energie Rinnovabili Fenice di Terranegra e dedicata alle tecnologie verdi. Ne sono protagoniste dodici aziende del territorio per altrettanti esempi di innovazione produttiva. Dalle bici elettriche, alle tecnologie su film sottile, dai sistemi di coibentazione naturale all'integrazione architettonica. L'iniziativa nasce nell'ambito del progetto “Energy Files” promosso dalla Camera di commercio di Padova e realizzato dal Parco Scientifico e Tecnologico Galileo, in collaborazione con Fondazione Fenice onlus. Avviato nel 2009 con la costruzione di un database consultabile all’indirizzo www.energyfiles.it, il progetto punta a sondare la realtà padovana nei settori delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica. La nuova fase di Energy Files intende ora trasferire dal piano virtuale (il database) a quello reale alcuni esempi di prodotti e tecnologie consentendo ai visitatori di “toccare con mano” alcune produzioni di eccellenza nelle competenze e nella produzione industriale. Ceam, Celent, EcoSism, Ecoware, Fischer, Italwin, Oxygen, Rodigas, Schüco, Solon, Stiferite e Xgroup sono le imprese padovane presenti con prodotti che coprono tre macro settori: il fotovoltaico (dai pannelli all'integrazione architettonica), la mobilità sostenibile (scooter e bici elettriche) e il risparmio energetico (coibentazione). Sono intervenuti, tra gli altri, all'inaugurazione della mostra: Roberto Marcato, vicepresidente della Provincia; Alessandro Zan, assessore comunale all'ambiente; Angelo Boschetti, presidente Zip; Francesco Peghin e Massimo Malaguti, presidente e direttore di Pst Galileo; Maurizio Mazzari e Andreas Spatharos, presidente e direttore di Fondazione Fenice onlus. [>>> fotoreportage]

ALL'INTERPORTO DI PADOVA E' A PIENO REGIME IL TETTO FOTOVOLTAICO PIU' GRANDE D'ITALIA

Una parte dell'impianto fotovoltaico di Interporto29.09.11 Inaugurato ieri in Zip, sui tetti dell'Interporto di Padova, il più grande impianto fotovoltaico d’Italia. Realizzato da Solon spa, leader del settore, ha una potenza di 12,3 milioni di Watt ed è quindi capace di fornire energia elettrica a circa 4 mila famiglie. Il committente è Interporto Solare srl, società di progetto partecipata pariteticamente da Orizzonte Sgr (Fondo Sistema Infrastrutture) e da Fondaco Sgr (Fondo Ppp Italia), che detengono complessivamente il 90% delle quote. Il restante 10% è di Sinloc spa (6%) e di Solon spa (4%). L’investimento di circa 50 milioni di euro è stato supportato da Biis, Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo, coadiuvata da Banca Popolare dell’Alto Adige Volksbank, Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige spa e dalla Banca Popolare di Verona spa. L’impianto, i cui moduli sono stati realizzati nello stabilimento Solon di Carmignano di Brenta, rappresenta il miglior futuro possibile del fotovoltaico, non solo per le dimensioni da record, ma soprattutto per la tipologia di realizzazione. "Sfruttare i tetti di edifici e capannoni - spiega l’ad di Solon, Emiliano Pizzini - significa realizzare impianti a impatto ambientale zero, occupando superfici altrimenti inutilizzate. Si tratta insomma di un importante esempio di sviluppo industriale sostenibile". Precisa poi il presidente di Interporto Padova spa, Sergio Giordani: "La sua realizzazione rientra perfettamente nella filosofia che da sempre cerchiamo di perseguire: quella di mettere a disposizione del tessuto produttivo, locale e nazionale, infrastrutture per il trasporto e la logistica sostenibili da un punto di vista ambientale". Numeri dell’impianto: potenza di picco 12,3 Mw; superficie coperta 250 mila mq, realizzati su 18 tetti e 7 pensiline adibite a parcheggio auto; superficie bonificata da fibrocemento amianto 40 mila mq; CO2 risparmiata 8 mila tonnellate annue. [(click su foto per ingrandirla)]

DEDICATA ALLA RIGENERAZIONE URBANA SOSTENIBILE LA BIENNALE INTERNAZIONALE DI ARCHITETTURA “BARBARA CAPPOCHIN” 2011

Barbara Cappochin11.07.11 Sono 383 i progetti candidati al Premio internazionale di Architettura “Barbara Cappochin” 2011, provenienti da ben 36 Paesi. L'iniziativa, tra le più prestigiose a livello mondiale, è giunta quest’anno alla sua quinta edizione. Promossa dalla Fondazione “Barbara Cappochin” e dall’Ordine degli Architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, insieme al Comune di Padova, è realizzata in collaborazione con la Regione Veneto e l’Unione internazionale degli Architetti. Le opere partecipanti, completate tra luglio 2008 e giugno 2011, sono progetti di architettura residenziale, commerciale, direzionale, mista; pubblica; del paesaggio; e di architettura d’interni. Come per le altre edizioni, i vincitori saranno proclamati durante la cerimonia ufficiale del 26 ottobre, al Teatro Verdi di Padova. Le loro tavole, insieme a quelle di tutte le opere selezionate dalla giuria, saranno esposte fino al 5 marzo 2012 in piazza Cavour , sul grande “Tavolo dell’architettura”, la tradizionale “vetrina” della Biennale che porta quest’anno la firma di Michele De Lucchi, designer e architetto di fama internazionale. Sarà lo stesso De Lucchi assieme allo studio Metrogramma a progettare anche l’allestimento della mostra a Palazzo della Ragione (26 ottobre 2011 – 12 febbraio 2012) dedicata per questa edizione a un tema di grande attualità: la rigenerazione urbana sostenibile. [>>> fotoreportage presentazione a Palazzo Moroni 29.03.2011]

INIZIATI I LAVORI DI URBANIZZAZIONE DEL PARCO LOGISTICO E PRODUTTIVO VALDASTICO SUD

Taglio del nastroVisita al cantiere02.07.11 Cerimonia inaugurale ieri a Santa Margherita d'Adige per l'avvio dei lavori di urbanizzazione della macroarea produttivo-logistico-commerciale Parco Valdastico Sud. L'iniziativa è progettata e sarà gestita da Parco Produttivo del Fiumicello spa, una società di trasformazione urbana (Stu) costituita da alcuni comuni del territorio del Montagnanese con il Consorzio Zona Industriale di Padova. Collocata al confine tra le province di Padova, Vicenza, Verona e Rovigo - proprio all’incrocio tra la Valdastico Sud e la nuova sr 10 – l'area si presenta come un’occasione unica in tutto il Nordest per reperire lotti industriali, anche di grandi dimensioni, a costi particolarmente contenuti e direttamente collegati alla rete autostradale europea. Parco Valdastico Sud si configurerà come zona industriale al top per l'offerta di servizi alle imprese insediate. I lavori di urbanizzazione interessano per ora i primi 250 mila mq del progetto, ma una ulteriore fase di sviluppo, già inserita nel Pati del Montagnanese, prevede l’ampliamento del Parco fino a una superficie di circa 1 milione di mq, con possibilità successiva di espandersi fino a 2, 5 milioni di mq. [>>> articolo completo] [>>> fotoreportage]

LA RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE E URBANISTICA DELLA ZIP NORD SECONDO GLI STUDENTI DI INGEGNERIA EDILE

Una studentessa descrive il progetto del suo gruppo23.06.11 In mostra al Centro culturale Altinate-San Gaetano il lavoro svolto da una cinquantina di studenti di Tecnica e Pianificazione Urbanistica 2 e laboratorio del Corso di laurea Magistrale in Ingegneria Edile dell'Università di Padova. Il tema proposto era stato quello di generare spunti di riflessione sulle possibili trasformazioni della Zip Nord da sottoporre ai diversi stakeholders, alle istituzioni locali, agli enti e alle imprese interessate. «Immaginare i futuri scenari di trasformazione è tema complesso, ma allo stesso tempo stimolante – dichiara il docente del corso Vittorio Pollini – soprattutto in una fase di trasformazioni economiche, sociali e urbane repentine che difficilmente si riescono a governare. In questo continuo divenire della realtà urbana si inserisce, necessariamente, anche il caso della città di Padova con la sua area metropolitana che, in passato, aveva saputo trovare nel fermento della ricostruzione post bellica nuova linfa per ripartire e divenire punto di riferimento regionale, crocevia infrastrutturale e polo economico e sociale». Lo studio ha cercato di affrontare, anche attraverso spunti innovativi, la necessità di ricodificare il territorio industriale al fine di individuarne modalità di approccio sostenibili e non invasive, nonché rigenerative delle potenzialità locali. La Zona Industriale Nord di Padova si trova attualmente ad un bivio per quanto riguarda le politiche insediative di riferimento: da un lato il proprio ruolo di area industriale sedimentata, in cui trovano spazio imprese dal valore produttivo di notevole importanza sia in un'ottica locale che internazionale e, dall'altro, il suo crescente ruolo come punto di incontro e quindi come area congeniale allo sviluppo di attività che spaziano dalla fornitura di servizi, al commerciale, al direzionale fino alla produzione altamente specializzata dei comparti legati alle nuove tecnologie. Le idee presentate sono il frutto di un processo logico che ha coinvolto oltre all'Università anche la Pubblica Amministrazione e il Consorzio Zip. Attraverso rilievi, interviste, analisi tipologiche e approfondimenti bibliografici, gli studenti hanno potuto formulare in piena libertà ideativa delle proposte di riqualificazione ambientale ed urbanistica della zona con un risultato molto variegato e spesso provocatorio. [>>> fotoreportage inaugurazione mostra]

INAUGURATO IL CENTRO DI FORMAZIONE AMBIENTALE NEL PARCO DELLE ENERGIE RINNOVABILI FENICE

taglio del nastroRipresa aerea del Centro di formazione ambientale18.06.11 Diventa realtà l'ambizioso progetto che punta a fare dell'area verde di Terranegra un polo di eccellenza in materia di promozione dello sviluppo sostenibile. Il presidente del Consorzio Zip, Angelo Boschetti, e il neo presidente di Fondazione Fenice, Maurizio Mazzari, hanno tagliato ieri il nastro inaugurando i due nuovi edifici destinati alla didattica, alla formazione e alla sperimentazione di sistemi biocompatibili. Il centro, frutto di un investimento di 2 milioni di euro sostenuto da Consorzio Zip e Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, è progettato per ospitare eventi, master, corsi di formazione professionale, campi scuola e visite didattiche. Al suo interno trovano spazio infatti una foresteria, due aule da 20 e da 40 posti e un centro studi per la sperimentazione e monitoraggio dei rendimenti in ambito locale dei sistemi ad alta efficienza energetica impiegati, per una superficie complessiva di 800 mq, immersi nei 5 ettari di area verde gestiti da Fondazione Fenice. Alla cerimonia inaugurale sono intervenuti tra gli altri: il senatore Luciano Cagnin; Maurizio Conte, assessore regionale per la salvaguardia ambientale; Roberto Marcato, vicepresidente della Provincia; Ivo Rossi, vicesindaco; Alessandro Zan, assessore comunale all'ambiente; Marta Dalla Vecchia, assessore comunale alle attività produttive; Angelo Boschetti, presidente Consorzio Zip; Maurizio Mazzari, presidente Fondazione Fenice; Marina Bastianello, vicepresidente Fondazione Cariparo e Paul Baier, presidente della Camera dell'Artigianato di Friburgo (Germania). [>>> articolo completo] [>>> fotoreportage cerimonia] [>>> foto aeree]

PADOVA, CITTA' DELLE OPPORTUNITA', A EIRE 2011

logo di Ecohitech 10.06.11 Si è conclusa ieri presso la Fiera di Milano Rho la settima edizione di Eire (Expo Italia Real Estate), il salone dedicato al real estate italiano e internazionale che aveva aperto i battenti martedì 7 giugno. La kermesse del mattone italiano ha confermato i dati della scorsa edizione, un risultato eccellente e in controtendenza con l’ancora fragile andamento del settore: 35 mila metri quadrati di superficie espositiva, 504 imprese e istituzioni presenti, circa 14 mila operatori professionali (da 50 Paesi), oltre un centinaio tra convegni, seminari ed eventi negli stand. Anche quest'anno il Consorzio Zip ha coordinato la partecipazione alla rassegna di alcuni enti padovani (Comune, Ance, Ordine degli Architetti e Fondazione Barbara Cappochin) allestendo uno stand che evidenziava su un grande fotopiano della città i principali progetti di sviluppo urbanistico previsti nel prossimo futuro. Tra questi, il nuovo Ospedale, l'Auditorium, il Pp1, la Chiesa della Pace, il Centro congressi, il Parco Europa, l'Orto Botanico, piazza Rabin, la riqualificazione della Zip Nord, il Polo della Ricerca e l'ampliamento della Zip Sud. Tutte opportunità di investimento per gli operatori privati e i fondi internazionali alle quali si aggiunge il portafoglio di aree produttive che il Consorzio Zip, attraverso una rete di "società di trasformazione urbana" partecipate, coordina sul territorio veneto per un totale di quasi 3.800.000 mq. Hanno visitato il Salone e animato lo stand anche l'assessore comunale all'urbanistica, mobilità e città metropolitana Ivo Rossi, il presidente Ance Tiziano Nicolini, il presidente dell'Ordine degli Architetti Giuseppe Cappochin e il presidente Zip Angelo Boschetti. [>>> fotoreportage]

E’ Pietro Francescon il nuovo direttore generale del Consorzio Zip

il nuovo direttore Zip, Pietro Francesconil direttore uscente Alberto Danieli07.06.2011 Il Consiglio di amministrazione del Consorzio Zip ha preso ieri atto con rammarico della decisione del direttore generale Alberto Danieli [foto a dx] di andare in pensione dal prossimo 1 luglio. Danieli è stato nominato direttore generale (Ceo) del Consorzio Zip nel 1999 e nel corso di questi 12 anni ha gestito con successo l'ente interpretando con competenza e professionalità gli indirizzi del Cda e garantendone la solidità patrimoniale e finanziaria. «Ad Alberto – precisa il presidente Zip, Angelo Boschetti – va sicuramente riconosciuto anche il consolidamento di una struttura organizzativa interna efficiente ed efficace. Ha saputo inoltre attuare con successo le nostre indicazioni di sviluppo esportando correttamente il modello Zip in altre realtà territoriali. Ciò ha consentito al Consorzio, attraverso la costituzione di Società di trasformazione urbana (Stu) con altri comuni, di arrivare a promuovere un portafoglio di aree produttive che complessivamente ammonta ormai a diversi milioni di metri quadri». E' sotto la direzione di Danieli che in Zip sono stati realizzate anche importanti infrastrutture a servizio dell'intera comunità, come il Centro Infanzia di via Perù e il Centro di formazione ambientale Fenice la cui inaugurazione è prevista per il prossimo 17 giugno. Tutti validi motivi per cui il Cda ha auspicato di potersi ancora avvalere in futuro delle sue competenze. Per la sua sostituzione, i consiglieri Zip hanno optato per una soluzione interna all'ente deliberando di affidare le funzioni di direttore generale a Pietro Francescon [foto a sn], attuale dirigente dell’Area Patrimonio, Ambiente e Territorio. Molto conosciuto negli ambienti della zona industriale in quanto il suo lavoro lo ha sempre portato a interfacciarsi con i fornitori e gli imprenditori interessati a investire nell’area, Francescon risulta essere anche il dipendente più anziano del Consorzio avendo iniziato la sua collaborazione nel 1988.

APPROVATO DALL'ASSEMBLEA IL BILANCIO ZIP 2010

Mipim 200929.04.2011 Un valore della produzione che supera i 7 milioni di euro con quasi 1.022.000 euro di utile prima delle imposte e un patrimonio netto di circa 27 milioni di euro sono i dati salienti del bilancio approvato all’unanimità ieri pomeriggio dall’Assemblea del Consorzio Zona Industriale di Padova a chiusura dell’esercizio 2010. E’ un risultato significativo che conferma la capacità del Consorzio di produrre valore per la comunità e autofinanziarsi per proseguire nel miglioramento delle infrastrutture e dei servizi a disposizione delle aziende insediate – e quindi della loro competitività – senza gravare il costo su di esse o sugli enti pubblici fondatori. Con l’approvazione del bilancio si chiude il secondo anno guidato da questa Assemblea, che ha visto l’impegno dell’ente principalmente focalizzato sul completamento di importanti infrastrutture, quali il Centro d’Infanzia a elevata efficienza energetica di via Perù e l’Energy House con annesso edificio per corsi residenziali all’interno del Parco delle energie rinnovabili Fenice. I ricavi legati alla gestione caratteristica dell’ente - determinati principalmente da affitti di rustici industriali, uffici, cavidotti per la fibra ottica e concessione di terreni - sono stati di 2 milioni e 65 mila euro. 5 milioni e 95 mila euro sono invece derivati dall'assegnazione di aree per nuovi insediamenti produttivi. Ammontano a circa 2 milioni di euro, infine, le spese per la manutenzione delle strade, della segnaletica e del verde. Da segnalare che nel 2010 la produzione valore aggiunto ha registrato cifre in linea con l'anno precedente, malgrado la difficile situazione che il sistema economico sta tuttora affrontando. Un bilancio positivo, insomma, non solo per quanto riguarda l’aspetto economico, ma soprattutto per il valore dei progetti portati avanti nel corso dell’esercizio, che dimostrano l’impegno e l’attenzione del Consorzio anche per gli aspetti sociali e ambientali, nonché una vitalità che gli permetterà di perseguire con successo gli importanti progetti in corso. In particolare Zip, nell’ambito dei suoi programmi di sviluppo, sta articolando scenari che prevedono un possibile ampliamento territoriale verso sud per dare risposta alle tuttora sostenute richieste di insediamento, la riqualificazione della zona nord e la realizzazione per stralci del Polo della Ricerca incluso nel progetto Viridis.

IL PARCO DELLE ENERGIE RINNOVABILI FENICE "FA SCUOLA" ANCHE PER L'UNIONE EUROPEA

Cantiere del Parco delle energie rinnovabili Fenice ripreso il 9 marzo del 201109.03.2011 Una buona pratica in grado di “far scuola” anche all'estero. Il Parco delle Energie Rinnovabili Fenice approda in Europa come esperienza da prendere a modello in fatto di educazione ambientale e promozione di sistemi ecocompatibili. L'esperimento padovano è stato infatti selezionato dalla Commissione europea come "case study" del settore energetico. Un riconoscimento e una visibilità importanti che si inseriscono nell'ambito del progetto ManagEnergy, un'iniziativa della Direzione generale Ue per l'Energia e i trasporti volta a sostenere il lavoro dei soggetti attivi nel settore delle fonti di energia rinnovabili e della gestione della domanda energetica a livello locale e regionale. «Si tratta – commenta Marco Toniolli, presidente di Fondazione Fenice onlus – di un risultato importante, in quanto riconosce la bontà di un progetto che punta a promuovere a tutti i livelli una nuova "cultura energetica", grazie anche al costante sostegno di Fondazione Cariparo». Si possono contare, infatti, sulle dita di una mano le esperienze venete che trovano analogo spazio in questo "censimento". E quel che colpisce rispetto all'attività della Fondazione e del Parco Fenice è la capacità di lavorare su più livelli, innescando processi virtuosi in diversi settori, come evidenziato nel report sul sito di ManagEnergy. Si va dalla catalizzazione di buone pratiche all'interno della zona industriale padovana, in cui anche grazie al contributo di Fondazione Fenice crescono giorno dopo giorno i kW prodotti in modo green, al recupero ambientale grazie alla piantumazione di migliaia di nuove piante nell'area del parco. Fondamentale il lavoro con le scuole, che solo negli ultimi due anni ha visto 10mila ragazzi in visita, ma anche la proposta formativa per la preparazione e certificazione di tecnici specializzati. Fino agli appuntamenti culturali, come l'annuale festa "Green Love". [>>> Cantiere del Parco ripreso il 9 marzo del 2011]

IL SUCCESSO DELLE STU COSTITUITE CON IL CONSORZIO ZIP

18.02.11 In base a un’indagine Astur/Sole 24 Ore, le società di trasformazione urbana che i comuni hanno costituito con il Consorzio Zip sono in Italia tra quelle col maggior stato di avanzamento rispetto al programma di attività. Delle 7 società di trasformazione urbana (stu) operative nel Veneto (57 in tutta Italia), ben quattro sono sorte per iniziativa del Consorzio Zona Industriale di Padova. Ciò nell'ambito del trasferimento ad altri comuni delle sue conoscenze e capacità nel realizzare nuovi insediamenti produttivi. Lo studio evidenzia che il 42% delle 158 amministrazioni comunali potenzialmente interessate a costituire una stu si è limitato solo a redigere uno studio di fattibilità (con finanziamenti ministeriali), data "la scarsa volontà di sperimentazione dello strumento le cui sorti sono state affidate fondamentalmente a vicende di tipo politico che poco hanno a che vedere con le scelte strategiche per la città". Il maggior stato di avanzamento rispetto al programma di attività si trova invece tra le 19 Stu costituite in Emilia Romagna e in Veneto, 4 delle quali, appunto, scaturiscono dall’apporto di capitali e know-how del Consorzio. Prima nell'elenco, la società di trasformazione urbana Zitac di Cittadella, seguita dal Parco produttivo del Fiumicello che coinvolge sinergicamente i comuni di Montagnana, Megliadino San Fidenzio, Santa Margherita d'Adige e Megliadino San Vitale. Viene poi I3, Iniziative Industriali Immobiliari di Villamarzana e Arquà Polesine, partecipata da Mip Engineering srl, società a sua volta controllata dal Consorzio Zip. L'ultima società citata dall'indagine, partecipata dal Consorzio Zip è Obiettivo Sviluppo di Piazzola sul Brenta. «Un'ulteriore conferma - dichiara il presidente del Consorzio Zip, Angelo Boschetti - di come un ente pubblico economico come il nostro "faccia la differenza". Svincolati dai troppi lacci burocratici che sono d'impedimento alle amministrazioni locali, risultiamo lo strumento operativo più agile per interventi di trasformazione urbana sottratti alla speculazione ed in armonia con il territorio».

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Veduta aerea di un laghetto nel cuore della Zip

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