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Il Consorzio Zip

Fotopiano in bianco e nero dell'area Zip nel 1954: una grande distesa di campi coltivati punteggiata da abitazioni ruraliDa cinquanta anni in Veneto un'azienda pubblica crea sviluppo, lavoro e crescita economica

La salvaguardia della memoria storica e dei beni monumentaliChiesa di San ClementeStele di S. Orsola

La salvaguardia della memoria storica relativa allo sviluppo della zona industriale di Padova è uno degli impegni che il Consorzio Zip si è dato fin dalle sue origini, provvedendo alla costituzione di un archivio sempre più ricco di documenti e immagini che ben testimonia la trasformazione di questa ampia porzione del territorio padovano.

Un agile assaggio di questa raccolta, per quanto concerne le foto storiche dal 1961 al 1990, è consultabile ai link sottostanti. Numerose sono comunque anche le pubblicazioni e gli studi editi dal Consorzio sul presente, passato e futuro dell'area.

In questo suo mezzo secolo di storia, lodevole è stata anche la cura con cui Zip ha provveduto alla salvaguardia di beni monumentali esistenti nel territorio di sua competenza, basti ricordare il convento di S.Orsola, di cui rimangono poche vestigia (a destra) all'interno del Parco del Roncajette, Villa Barbieri, Villa Mistrello, la Chiesa di San Gregorio, Villa Miari e infine la Chiesa di San Clemente di Granze (a sinistra) che, tra l’altro, ha ospitato anche una mostra storico–fotografica sulle origini della zona industriale.

Da annoverare tra i beni culturali conservati anche alcuni edifici, privi di particolari pregi architettonici, ma testimoni dell'edilizia rurale del tempo passato.

Note:
In caso di utilizzo delle foto storiche sotto pubblicate si prega di segnalarne l'origine con la dicitura: "Archivio fotografico del Consorzio Zona Industriale di Padova".
Delle stesse immagini il Consorzio Zip si riserva la possibilità di fornire anche i file in alta risoluzione previa richiesta scritta a comunicazione@zip.padova.it, con esplicita descrizione dell'uso che si intende farne.
La didascalia è prevista solo nella prima delle foto di ciascun gruppo.
Il nome di ciascun file è composto da un numero progressivo di 3 cifre; dalla data nella forma anno, mese, giorno; da un contenuto indicativo; e dal suffisso"zip". [Es: 009_19810921_visitaSindacoLisbona_zip.JPG è la nona foto dell'album, scattata il 21 settembre 1981 in occasione della visita alla Zip del sindaco di Lisbona]. In caso di date non certe l'anno è seguito dalla lettera "q".

Archivio foto storiche Zip


LO SVILUPPO DELL'AREARipresa aerea della Zip Nord del 1961

INSEDIAMENTO DELLE PRIME IMPRESE

I LAVORI DI URBANIZZAZIONE

I PRIMI SERVIZI PER IL COMPRENSORIO

I PRINCIPALI EVENTI

FABBRICATI ESPROPRIATI


I Presidenti del Consorzio Zip



I Direttori del Consorzio Zip

Per disposizione statutaria i direttori del Consorzio vengono nominati dall'Assemblea. Al direttore sono affidate funzioni esecutive, propulsive ed organizzative dell'Ente ed anche funzioni certificative dell'autenticità della documentazione riconducibile al Consorzio, nonchè di fatti dei quali egli può (e deve) asseverare l'esistenza.



STORIA DELLA ZIP DALLA SUA NASCITA AL 2000

1946

Il progetto della formazione di una nuova zona industriale viene affrontato con studi preliminari dalla Camera di commercio, industria, agricoltura e artigianato di Padova (Cciaa).

1949

La stessa Cciaa, dopo aver ottenuto l'assenso dalla Commissione provinciale per la ricostruzione e della Consulta economica provinciale, incarica gli ingegneri Rinaldo Gennari e Alberico Putti, sotto la consulenza dei professori Guido Ferro e Francesco Marzolo, di predisporre un progetto.

1953, 20 gennaio

Il presidente della Cciaa, Ettore Da Molin, nel corso di un incontro tenutosi a Roma tra i presidenti delle Camere di commercio del Veneto, esprime la necessità di ottenere il beneficio di speciali agevolazioni per la costituzione della nuova zona industriale, ai fini di superare la grave disoccupazione e sottoccupazione.

Foto in bianco e nero di persone sedute che assistono a un convegno

1955, 15 giugno

La giunta camerale delibera di aderire al Consorzio per la zona industriale ed il porto fluviale di Padova (Zip), approvandone l'ubicazione ed il perimetro, la quota di partecipazione di quattro milioni di lire e lo schema dello statuto che definisce gli obbiettivi, così riassumibili:
a) favorire ogni iniziativa pubblica e privata per l'attuazione della zona industriale e del porto fluviale di Padova;
b) chiedere l'espropriazione degli immobili;
c) promuovere e curare lo studio e le esecuzioni delle opere pubbliche necessarie per la funzionalità della zona industriale e del porto fluviale;
d) svolgere ogni attività che possa essere utile all'efficienza della zona industriale e allo sviluppo della navigazione fluviale;
e) curare l'amministrazione delle aree espropriate;
f) istituire un registro per le operazioni di carico e scarico dei natanti nel porto fluviale di Padova.

1955, 31 luglio

Viene adottato dal Consiglio comunale di Padova con delibera n. 159 il Piano regolatore generale, il secondo in Italia.
Il Piano definisce le destinazioni urbanistiche e gli insediamenti industriali nell'area di sviluppo del futuro Consorzio Zip.

1956, settembre

Approvazione del testo dello statuto del Consorzio Zip, composto da venti articoli (un nuovo statuto sarà approvato con decreto, dal prefetto Matteucci nel 1970).

1956, 11 dicembre

Il Comune di Padova con il sindaco avv. Cesare Crescente (primo presidente del Consorzio Zip, dal 29 aprile 1957 sino al 1973), la Provincia nella persona dell'avv. Alberto Marcozzi, e la Camera di commercio presieduta dal dott. Ettore Da Molin, costituiscono il Consorzio per la zona industriale ed il porto fluviale di Padova, con un capitale iniziale di soli 15 milioni di lire, 5 per ogni ente ed una fideiussione di 200 milioni di lire presso la Cassa di risparmio di Padova e Rovigo.
La costituzione del Consorzio e l'approvazione dello statuto sono effettuati con decreto del prefetto di Padova dell'11 dicembre 1956 n. 45999, emanato ai sensi dell'articolo 156 della legge comunale e provinciale allora vigente.

Foto in bianco e nero di autorità in visita a un'impresa di legnami1957, 9 marzo

Viene nominato il Consiglio direttivo del Consorzio Zip, costituito da 9 membri, affiancato da un comitato finanziario e uno tecnico.

1957, 29 maggio

Viene presentata la proposta di legge n. 2910, d'iniziativa dei deputati Luigi Gui e Giuseppe Bettiol, "Norme relative all'espropriazione di terreni e all'attuazione di opere nella zona industriale e nel porto fluviale di Padova". Con questa proposta di legge, presentata pochi mesi dopo la costituzione del Consorzio Zip, mentre si rinuncia alle agevolazioni fiscali e finanziarie concesse alle zone industriali di altre città (c.d. Piano Vanoni), si fissano le norme per l'espropriazione dei terreni e per l'attuazione delle opere da eseguire nella zona industriale e nel porto fluviale.

1957, 29 luglio

Viene approvata la legge n. 635 sugli incentivi da conferire alle zone dichiarate depresse; essa prevede l'esenzione per dieci anni da ogni tributo diretto sul reddito per le piccole industrie che si insedino nelle aree indicate (la tendenza creata dalla legge n. 635, è stata però quella di accentuare la presenza nel capoluogo di attività terziarie, e contestualmente aumentare l'insediamento delle industrie nei margini della città).

1957, 6 ottobre

Il Consiglio direttivo del Consorzio Zip, discute per la prima volta sui criteri da seguire per approntare il bilancio preventivo.

Copertina della Gazzetta Ufficiale1958, 4 febbraio

La proposta di legge n. 2910, d'iniziativa dei deputati Gui e Bettiol, diventa la legge speciale n. 158. Tale legge conferisce al Consorzio Zip la facoltà di espropriare terreni e fabbricati esistenti nell'area prescelta, medianti piani particolareggiati deliberati dall'assemblea del Consorzio e resi esecutivi dal prefetto di Padova, e di assegnare alle aziende le aree espropriate dietro corresponsione di un sovrapprezzo, che sia sufficiente a rimborsare il Consorzio per le ingenti spese necessarie per l'organizzazione e l'attrezzatura della zona. Inoltre, in base all'art. 4 della legge n. 158, "…l'indennità di espropriazione sarà ragguagliata al valore venale del terreno considerato come agricolo indipendentemente dalla sua eventuale edificabilità e prescindendo da ogni incremento di valore che si sia verificato o possa verificarsi direttamente o indirettamente in dipendenza di opere pubbliche…".
Con l'approvazione della legge Gui-Bettiol, l'Amministrazione comunale cittadina rinuncia ad una considerevole quota delle sue entrate per il periodo 1958-1970, deliberando che le imprese che si fossero installate nella zona industriale, avrebbero beneficiato di una esenzione pari all'85 % dell'imposta comunale di consumo sui materiali impiegati nella costruzione degli stabilimenti, nonché delle imposte comunali sulle insegne e sulle industrie ed i commerci.

1958, 24 febbraio

Il Consiglio direttivo del Consorzio delibera la precedenza degli espropri delle aree destinate a strade.

1958, 24 marzo

L'Assemblea del Consorzio affida alla Cassa di risparmio di Padova e Rovigo il servizio di cassa e tesoreria del Consorzio fino al 31 dicembre 1963.

1958, 31 marzo

Il Consiglio direttivo del Consorzio delibera all'unanimità di sottoporre all'approvazione dell'assemblea consorziale, il bilancio preventivo per l'esercizio 1958 che presenta un pareggio finanziario.

Foto in bianco e nero di autorità1958, 24 maggio

L'Assemblea consorziale delibera di chiedere al prefetto, in applicazione della legge n. 158:
1) l'espropriazione per causa di pubblica utilità entro i confini del comprensorio consorziale di complessivi mq 323.767;
2) di determinare il piano particolareggiato con l'elenco delle ditte espropriande comprensivo per ogni singola ditta delle rispettive indennità offerte, stabilite con criteri sanciti dall'art. 4 della legge n. 158;
3) di sottoporre tale piano al visto prefettizio di esecutività, previsto dall'art. 3, della legge 4 febbraio 1958, n. 158 con la variante della pubblicazione dell'elenco delle ditte espropriande per la durata di 30 giorni anziché, come previsto per il piano particolareggiato, di 15 giorni;
4) di provvedere al finanziamento delle espropriazioni con uno scoperto di tesoreria, per la quale operazione ha già aderito la Cassa di risparmio di Padova e Rovigo, tesoreria del consorzio.
Dei 323.767 mq, 76.700 erano destinati a strade, attrezzature e servizi e 247.100 alla costruzione di stabilimenti industriali in base ad esplicite richieste pervenute da 40 imprese.

1958, 17 luglio

Viene fissato il Disciplinare per l'assegnazione di aree del comprensorio consorziale.

1958, 1 ottobre

L'Assemblea consorziale chiede l'espropriazione di 97.312 mq nella zona a Sud del Piovego per impianti industriali di alcune ditte che ne hanno fatto richiesta.

1958, 20 ottobre

In esecuzione all'art. 6 della n. 158, il Consorzio provvede all'assegnazione di aree espropriate a singole aziende, fissando un sovrapprezzo sul valore dell'esproprio nella misura stabilita dal Consiglio direttivo con deliberazione da approvarsi dal prefetto (il valore dell'esproprio è costituito dall'indennità dell'espropriazione e da quella per il trasferimento e la ricostruzione dell'azienda, ed inoltre da una percentuale pari all'8% dell'indennità, da considerare come rimborso oneri fiscali conseguenti all'espropriazione).
La legge Gui-Bettiol presenta però aspetti negativi, soprattutto per quelle famiglie (circa 400) che si trovano improvvisamente private della terra. Per ovviare ai problemi di queste famiglie, il Consiglio comunale di Padova si impegna a trovare un lavoro alla maggior parte degli espropriati nelle prime fabbriche che si sarebbero installate nella zona industriale. Per venire incontro ai problemi relativi agli insediamenti degli espropriandi vengono proposte delle lottizzazioni in aree fabbricabili per la costruzione di nuovi alloggi.

1958, 3 dicembre

Viene emesso un decreto prefettizio che espropria a favore del Consorzio Zip 49 proprietari, situati a Nord del Piovego per una superficie complessiva di mq 323.767, che perciò passano in proprietà al Consorzio.
Successivamente vengono valutate le domande di 40 imprese per l'assegnazione delle aree espropriate per l'insediamento di stabilimenti industriali: 36 domande vengono accolte, 4 sono rinviate con la successiva assegnazione delle aree a Sud del Piovego.

Foto in bianco e nero di una casa rurale1958, 10 dicembre

Il presidente del Consorzio Zip, avv. Cesare Crescente, ammette che dopo il decreto prefettizio, "taluni piccoli conduttori agricoli verranno a trovarsi in condizioni di disagio economico con pregiudizio per il mantenimento delle rispettive famiglie..."

1959, 8 gennaio

Una folla di uomini, donne e bambini, in località San Lazzaro, impediscono le operazioni di delimitazione dei lotti da espropriare ad alcuni ingegneri del Consorzio Zip.

1959, 11 gennaio

Le manifestazioni si ripetono nei giorni successivi. Il giorno 11 gennaio, alcuni abitanti di San Lazzaro si scontrano con la polizia.

1959, 17 gennaio

Gli espropriandi si costituiscono in un consorzio, presieduto da Armando Rossetto. Su richiesta degli avvocati Giulio Schiller e Dino Cortese in rappresentanza di 14 delle 49 ditte espropriate, il pretore di Padova Colucci, dispone l'immediata sospensione dell'efficacia del decreto prefettizio di espropriazione del 3 dicembre 1958, in base agli artt. 700, 689 e 690 c.p.c, e ordina al Consorzio Zip di astenersi con effetto immediato da ogni atto di immissione in possesso dei terreni espropriati.. Inoltre gli stessi legali citano dinnanzi al tribunale civile di Padova il Consorzio Zip, per "…la rivalutazione dei terreni espropriati di 15 ditte sollevando, in via pregiudiziale, l'eccezione di incostituzionalità della legge 4 febbraio 1958 n. 158, per un presunto contrasto tra gli art. 2 e 4 della legge stessa".

1959, 22 gennaio

L'Assemblea del Consorzio Zip delibera di resistere davanti al pretore nella causa in corso e delega al presidente la nomina di un patrocinatore per ottenere la revoca del decreto sospensivo del pretore Colucci.

1959, febbraio

Al fine di dirimere rapidamente la controversia, il Consorzio Zip elabora un compromesso da presentare al consorzio degli espropriandi. I punti principali dell'accordo sono:
1) l'indennità dell'esproprio deve essere determinata mediante perizia arbitrale da considerarsi definitiva e vincolante;
2) l'art. 4 della legge n. 158 deve essere interpretato nel senso di calcolare l'indennità di espropriazione considerando il reale valore venale degli immobili espropriandi in regime di libera contrattazione, prescindendo da ogni variazione di valore che l'immobile stesso potrà subire in dipendenza delle opere pubbliche relative alla costruzione della zona industriale.

1959, 16 marzo

L'Avvocatura generale dello Stato, a nome del prefetto di Padova e del ministero dell'Interno, presenta alla Corte di cassazione ricorso per regolamento di giurisdizione, affinché sia riconosciuto il difetto di potere del pretore, quale giudice ordinario, nella controversia sollevata dal consorzio degli espropriati e contestualmente che si provveda ad annullare il provvedimento di sospensione del decreto di esproprio.

Foto in bianco e nero dell'interno di un laboratorio tessile1959, 18 marzo

Il compromesso avanzato dal Consorzio Zip viene respinto dalla maggioranza degli associati al consorzio degli espropriandi. La Zip replica riconoscendo che su espressa richiesta dell'espropriato, il Consorzio possa offrire oltre all'indennità prevista per l'espropriazione, anche una superficie di estensione uguale a quella espropriata, o comunque idonea alla costruzione di un fabbricato equivalente; nel caso di espropriazione parziale di piccole proprietà eccedente la metà delle stesse, su richiesta dell'espropriato il Consorzio acquisterà la parte residua del fondo; sono agevolati il trasferimento e l'alloggio degli operai ed impiegati che dovranno sgomberare gli edifici espropriati; il collegio arbitrale procede immediatamente alla compilazione degli stati di consistenza degli immobili espropriati, che saranno consegnati al Consorzio Zip; il collegio pronuncerà il lodo entro 3 mesi.

1959, 6 maggio

Il Consiglio direttivo, al fine di assegnare le aree disponibili del comprensorio consorziale a Nord del Piovego, predetermina il prezzo unitario di vendita delle aree per procedere successivamente alle assegnazioni. Tale prezzo è fissato in lire 1.011 al mq, successivamente sarà modificato a seconda dell'ubicazione delle aree: più elevato (lire 1.075 mq) per le aree che si trovino lungo la strada principale di penetrazione, più ridotto (575 al mq) per le altre.

1959, 25 giugno

Le sezioni unite civili della Corte di cassazione, su ricorsi del prefetto di Padova e del ministero dell'Interno difesi dall'Avvocatura generale dello Stato e del Consorzio per la zona industriale ed il porto fluviale difeso dagli avvocati Francesco Franchi e Aldo Perissinotto, emettono la sentenza nella controversia contro gli espropriati. Si dichiara il difetto di giurisdizione del giudice ordinario a sospendere l'esecuzione del decreto prefettizio del 3 dicembre 1958; viene disposta la condanna al pagamento delle spese a carico del consorzio espropriati e la restituzione del deposito al Consorzio Zip.

1959, 17 ottobre

Il Consiglio direttivo si occupa dell'assestamento del bilancio di previsionedell'esercizio 1959, con pareggio a lire 68.041.980.

1959, autunno

Iniziano le assegnazioni di aree espropriate ad imprese. L'intento è quello di espropriare ed utilizzare circa 200.000 mq all'anno in modo da concludere l'opera in 30 anni, valorizzando tutta la superficie di 6.300.000 mq entro il 1988 per un totale di liire 12.500.000; in realtà questa media annuale è stata di molto superata, poiché il Consorzio in un solo decennio ha acquistato ed utilizzato 3.500.000 mq, cioè oltre 300.000 mq in media all'anno.

1959-1960

In questo biennio le prime aziende che si insediano nella zona industriale sono soprattutto del settore meccanico-siderurgico. Al fine di far fronte allo sviluppo ed alle richieste delle attività produttive, il Consorzio ha costruito una complessa rete di oltre 20 km di strade interne; due caselli autostradali, uno a Nord della Zip (Padova Est), ed uno a Sud-Est (Padova zona industriale); un raccordo ferroviario di oltre 6 km con relativo scalo merci costruito per collegare la zona industriale con la stazione ferroviaria di Padova; l'utilizzo come idrovie dei vecchi canali demaniali Piovego e San Gregorio, attrezzati per il collegamento con Venezia per natanti da 300 tonnellate; ed una seria di ulteriori servizi, tra cui: una rete telefonica, il rifornimento idrico collegato all'acquedotto comunale, la disponibilità di energia elettrica a scopo industriale e per l'illuminazione, di gas e metano. Un centro servizi, comprendente una tavola calda, un tabaccaio, un bar ed un ristorante, un centro sociale e di assistenza. Infine, succursali di istituti di credito, un ufficio postale, la sede provinciale della Croce Rossa, una sede distaccata dei vigili del fuoco.

Foto in bianco e nero di autorità1961, 14 maggio

Iniziano a comparire i primi cartelli toponomastici, contenenti l'indicazione "Viale dell'industria", che divide in due parti la zona Nord della Zip ed è l'asse principale dei servizi; si completano tre cavalcavia ed un ponte sul Piovego. A Nord di questa zona, sorgono decine di cantieri della "Meccanica Monteverde", "Meccanica Padana", "Ferrotubi", "Cingolani legnami", "Itala Pilsen".
È in questo contesto che si inserisce la visita del presidente del Consiglio Amintore Fanfani: "Questa di Padova -dichiara - è la prima zona industriale che si realizzi in Italia senza il solito intervento dello Stato. Il suo successo è nel suo stesso avvio, nel coraggio e nella saggezza dei suoi promotori e realizzatori. Diventerà una grande impresa; avrà sviluppi insospettati, anche per la sua ubicazione, posta com'è sulla convergenza di alcune fra le maggiori strade d'Europa".

1962

L'occupazione della zona industriale continua verso Est, verso il Piovego e San Lazzaro; si insediano in questi territori, oltre alla Zedapa, alle Distillerie italiane ed all'Officina del gas, anche la Italcementi, la Torpado, la Sade, la Carburanti, la Rizzato, la Cisa Viscosa.

1963

Si conclude la lottizzazione della zona industriale Nord, per oltre un milione di metri quadrati. Si inizia a lottizzare la zona Sud. Il collegamento richiede il superamento del Piovego, che si ottiene con la costruzione di Corso Argentina, una strada con caratteristiche autostradali, successivamente prolungato in Corso Kennedy fino alla Statale Piovese e poi inserito nel piano regolatore generale come tangenziale Est.
La struttura della zona Sud, si impernia nell'asse principale formato da Corso Stati Uniti, e nella sistemazione di Corso Andorra, Corso Lussemburgo, Corso Olanda, Corso Spagna. La zona industriale Sud si caratterizza per avere insediamenti molto estesi fino a 200.000 mq, comprende: le Officine meccaniche Stanga, il Cnr, i Magazzini Generali, la Dogana, le Acciaierie Venete, il Centro Grossisti, l'Amniup, l'Interporto merci spa.

Foto in bianco e nero di autorità che ispezionano un binario1963 - 1965

Nel corso di questo biennio, si assiste ad un rallentamento di nuovi insediamenti nella zona Sud della ZIP, determinata da un periodo di crisi economica; superato questo biennio di appannamento, la progressione degli insediamenti industriali riprende costantemente. Il numero di imprese manifatturiere attive raggiunge quota 200.

1969, 1 ottobre

Su proposta dei deputati Luigi Girardin e Costante Degan, viene presentata la legge n. 739, che sostituisce il primo articolo della legge n. 158, costitutiva del Consorzio Zip, e ne modifica altri. In questo modo la possibilità di insediamento viene estesa anche alle aziende del settore terziario e quaternario (servizi). Il comprensorio della zona industriale passa da 6.500.000 mq a 10.800.000 mq di superficie. La legge n. 739, fissa il termine per il completamento delle opere entro l'anno 1985 (verrà poi prorogato al 1995), introduce la pratica dei piani biennali (che ogni due anni l'assemblea approva e rende esecutivi) con l'elenco degli espropriandi (ponendo fine allo stato di incertezza derivante dalla legge n. 158, che non indicava un termine entro il quale avrebbe dovuto avvenire l'esproprio). La legge n. 739 ha infine il merito di eliminare i vincoli posti dalla legge n.158, la quale vietava l'esercizio nella zona di ogni attività che non fosse prettamente industriale, traducendosi di fatto in un freno allo sviluppo commerciale per la città di Padova.

1970

Insediamento nella zona industriale del Cnr; esteso su di un'area di 170.000 mq, vi operano sei laboratori: Itef per la tecnica del freddo, Lasdeb per le ricerche di dinamica dei sistemi e bioingegneria, Geo per la geologia applicata alla pianificazione viaria ed all'uso del sottosuolo, Ipelp per la polarografia ed elettrochimica preparativa, Ictr per la chimica e tecnologia dei radio elementi e l'Istituto gas ionizzati (quest'ultimo, costituito nel 1983, verrà trasferito presso il comprensorio Zip nel giugno 1988).

Foto in bianco e nero di un politico mentre taglia un nastro1970, 16 luglio

Viene inaugurata la tangenziale che attraversa la zona industriale, che porterà successivamente alla nascita, attraverso l'intervento del presidente della Camera di commercio Mario Volpato, dell'Interporto spa di Padova, il 6 giugno del 1973.

1970, 20 agosto

Lo statuto del Consorzio Zip, approvato nel settembre del 1956, viene adeguato alla legge n. 739. Il modello della conduzione amministrativa è formato da un'assemblea di quindici persone designate pariteticamente da Comune, Provincia e Camera di Commercio; il consiglio direttivo è costituito da nove persone, tre per ogni ente, e tra questi il consiglio stesso elegge il presidente ed il consigliere delegato. Il meccanismo di finanziamento si basa sull'autofinanziamento; le entrate e le uscite si bilanciano, la strategia è sostanzialmente quella di impostare la realizzazione delle infrastrutture e le espropriazioni in conformità alle entrate.

1972, 6 giugno

Il Consorzio Zip affida l'incarico congiunto per la progettazione generale dello sviluppo del porto fluviale di Padova allo studio di sir William Halcrow and Partners Consulting Engineer di Londra ed allo studio Casara-Cevese-Polimeno di Padova.

1974, 20 dicembre

Si insedia in un nuovo fabbricato la società di informatica Cerved che gestisce i servizi di automazione di alcune attività istituzionali: chiunque può attingere attraverso un collegamento via cavo, ad una banca dati del registro ditte e del bollettino dei protesti tenuto per cinque anni.

1975

Diventano operativi nell'area del comprensorio Zip i Magazzini Generali che si estendono su un'area di 190.000 mq di cui 40.000 coperti, muniti di stazione frigorifera e celle polivalenti. I Magazzini Generali, sviluppano una consistente attività intermodale.

1980

Inizia a funzionare il Centro di meccanizzazione postale (Cmp), dotato di attrezzature modernissime; ogni giorno lavora 1.300 quintali di stampe, 50.000 pacchi, circa 400.000 lettere, 5.000 assicurate e 70.000 raccomandate; è caratterizzato da continui collegamenti giornalieri con tutto il Triveneto ed il resto d'Italia attraverso autoarticolati e vagoni ferroviari. Tutta la massa di corrispondenza è smistata in un impianto completo di meccanizzazione, nel quale è presente una macchina chiamata Sari costruita dall'Elsag con tecnologia tutta italiana, che legge l'indirizzo ed imprime il codice.
L'area che copre è quella compresa fra Corso Stati Uniti ed il porto interno, circa 103.000 mq

1982

Il Consorzio Zip eleva la propria quota azionaria dell'Interporto merci spa di Padova al 14,246 %, diventando il secondo azionista dopo la Camera di commercio. Inoltre l'ingresso in società di nuovi azionisti comporta l'aumento del capitale da 3,5 miliardi a 20 miliardi di lire, trasformando l'Interporto di Padova da semplice centro di smistamento merci in un centro avanzato di logistica integrata.

1983, 10 maggio

Approvazione della legge n.191, che proroga il termine dei lavori del Consorzio Zip al 1995.

1984

Viene sottolineata l'importanza del sistema idroviario nel Piano generale dei Trasporti, di cui alla legge 245/1984, dove le linee navigabili sono state ritenute un sistema organizzato di preminente interesse. Nello stesso anno come filiazione privata della società di informatica Cerved, nasce Engineering, una società di progettazione informatica.

Il Centro Grossisti in controluce al tramonto1985

Nasce e si insedia nell'area Zip un'importante realtà del settore terziario: il Centro Grossisti Tessuti, uno dei centri commerciali all'ingrosso più importanti d'Italia.
Con delibera 41195 del 1985 la Giunta regionale del Veneto stabilisce di completare l'idrovia Padova-Venezia, affidando alla Società Interporto Merci spa l'assistenza tecnica per i lavori di costruzione del porto interno ed alla Società Idrovie spa lo scavo dal fiume Novissimo al fiume Brenta.

1986

L'Interporto riceve la qualifica di primo livello nel Piano generale dei trasporti, che lo porta ai vertici nazionali. La qualifica assegnata all'Interporto deve ricercarsi sia nella costituenda idrovia Padova-Venezia che, soprattutto, nello sviluppo del comprensorio Zip. Nel 1990 i binari dell'Interporto saranno 21.
Nello stesso anno la società di informatica Cerved, costituisce l'Ecocerved al servizio dell'ecologia; l'intento è quello di offrire alle aziende nuovi servizi necessari alla moderna imprenditoria.

1987

Viene elaborato il progetto esecutivo, dall'ing. Mario Zambon, per conto del Consorzio, della nuova arteria che rappresenta il proseguimento di Corso Brasile e porta al Centro direzionale; è una strada progettata con criteri di superstrada, dotata di quattro corsie di 3,75 metri ciascuna, una corsia ciclabile da due metri ed una corsia di servizio da un metro. La funzione di questa nuova arteria è di far fronte alla raccolta ed alla distribuzione di traffico interno di collegamento tra la zona Nord e Sud senza immissioni nella tangenziale e soprattutto di tutta la zona industriale ed in particolare dell'Interporto con il Centro direzionale; si innesta su viale della Navigazione Interna, per poi proseguire per viale dell'Industria e via Friburgo.

1988

Nasce uno dei primi quattro centri container d'Italia. Il Consorzio dispone la costruzione di un raccordo con la stazione centrale costituito da un binario che attraversa l'area da Nord a Sud, rifornendo le industrie che spediscono o ricevono le merci direttamente su carri ferroviari. Nel 1988 sono circa 10.000 i carri movimentati.
Nello stesso anno la Cerved, crea il Consorzio Tramite (Trasporti merce iniziative telematiche); esso consiste in una banca dati di domanda/offerta relativa al trasporto merci su gomma, che consente di razionalizzare questa attività riducendo i viaggi a vuoto.

Il fiume Roncajette1990

Viene approvata la progettazione e l'esecuzione del Parco del Roncajette che riguarda un'area di circa un milione di metri quadrati allo scopo di dare alla città uno spazio verde con la salvaguardia degli argini storici del Roncajette.

1994

La zona industriale si dilata, accogliendo nuove attività produttive lungo il Piovego e la stazione a ridosso della ferrovia, fino a giungere al numero di 900 aziende insediate.

1995

Con articolo inserito nella Finanziaria, il governo proroga per altri 5 anni il potere di esproprio del Consorzio Zip che verrà dunque a scadere il 31 dicembre 2000.

1996

La Zip insieme con Olivetti spa fonda Telerete Nordest, società di servizio nelle telecomunicazioni e nell'I&ct. Inizia la cablatura in fibra ottica della zona industriale a totale carico della Zip.

1998, 12 settembre

Il Consorzio Zip aderisce al Patto territoriale della Bassa padovana; il Patto è uno strumento finalizzato allo sviluppo ed all'occupazione, in linea con le direttive comunitarie che privilegiano per i finanziamenti i progetti presentati da un coordinamento di enti. Oltre al consorzio Zip, al Patto territoriale aderiscono 43 comuni dell'area, 11 organizzazioni imprenditoriali, 5 cooperative di garanzia, la Regione e la Provincia.

Inizio dell'Idrovia all'interno della Zip1998, 1 novembre

Il Presidente del Consorzio Zip Roberto Ongaro (che rimarrà in carica sino al gennaio 1999), chiede di poter utilizzare una parte dei 270 mila metri quadrati di terreno per un valore di 50 miliardi di lire vincolati per la costruzione dell'Idrovia (progetto mai terminato) , affinché possano essere venduti ad alcune aziende di logistica che vogliano investire a Padova.

1998, 5 novembre

La Giunta regionale del Veneto non dà corso alla attesa delibera per il progetto della ferrovia Padova-Chioggia, sostenuto dal Consorzio Zip, dal prof. Mario Bonsembiante e dal consigliere regionale dei Verdi, Ivo Rossi. Il progetto della linea ferroviaria Padova- Chioggia avrebbe dovuto sopperire alla mancata costruzione dell'Idrovia Padova-Venezia.

1999, 8 gennaio

Si insedia nella zona del comprensorio Zip, anche la Tim, che lascia Mestre per trasferirsi nell'immobile costruito dalla società Sirio in VII Strada.

1999, 27 gennaio

Il sindaco di Padova, Flavio Zanonato, firma le nomine di competenza comunale nel Consorzio Zip. Con la firma del sindaco risultano nominati: Roberto Ongaro, presidente uscente confermato, l'imprenditore De Stefani, il presidente dell'Apt e degli Albergatori Gian Ernesto Zanin, Eugenio Zaggia della Coldiretti, Ferdinando Bertotti segretario della Cisl.

1999, 3 febbraio

Il ministro dei Trasporti, Tiziano Treu, chiede di abbandonare il progetto dell'idrovia, visto che il canale non verrà mai completato e le opere idrauliche costruite in questi anni sono da rifare, e suggerisce di considerare l'opportunità di costruire l'idrovia sull'asta del Po con il progetto di collegare Chioggia, Rovigo e poi risalire il fiume fino a Ferrara, Mantova e Cremona, quasi alle porte di Milano.

1999, 4 maggio

I primi dipendenti della Tim di Mestre si trasferiscono nella zona industriale di Padova. Il primo servizio a traslocare è il servizio abbonati (customer service).

1999, 3 giugno

Nell'anno 1999 il Consorzio Zip potrà urbanizzare 250 mila mq di terreni da destinare all'insediamento delle aziende. Esse sono ormai 1200.

Mucchio di container con la sede del Consorzio Zip sullo sfondo1999, 22 febbraio

Il traffico di container nel 1998 ha raggiunto le 216.013 unità (+ 7,3% rispetto al 1997). Le previsioni sostengono che nel breve periodo si toccheranno i 400 mila annui. L'intermodalità ha consentito di togliere dalle strade più di 200 mila camion. Inoltre nel comprensorio Zip divengono attivi i servizi telematici, mediante i quali sarà possibile collegare le 1.200 aziende della Zip tra di loro, dando la possibilità di creare un sistema integrato di videoconferenze.

1999, 22 ottobre

Il Consorzio Zip, dopo aver avviato diverse joint-venture con l'Ungheria, la Slovenia, l'Albania, avvia un progetto finalizzato alla nascita di un nucleo d'imprese a Nablus, in Palestina.

1999, 22 novembre

Viene costituita un’associazione aperta, denominata Eine – Enti di Industrializzazione Nord Est – che vede, come soci fondatori il Consorzio Zip di Padova, il Consorzio Zai di Verona, il Consorzio Aussa Corno di Udine ed il Consorzio Industriale di Monfalcone. Agli Enti fondatori fanno riferimento aree attrezzate per complessivi 35 milioni di mq ove operano oltre 3 mila aziende manifatturiere e di servizi alle imprese, moltissime delle quali nel settore import-export e high tech. Eine si propone di creare sinergie ed attività comuni nell’ambito della consulenza, della ricerca, delle progettazioni industriali, degli studi e del marketing. Tale progetto vuole favorire lo sviluppo delle iniziative di partnership a livello nazionale ed internazionale, a supporto dei sistemi di imprese italiane, in altre aree di sviluppo.

1999, 25 novembre

La Borsa Merci istituita dalla Camera di commercio di Padova, fondamentale per valutare l'andamento del mercato agricolo padovano, viene trasferita da Corso Australia alla Zona Industriale, in via Portogallo 11.

 

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